A due settimane dall’inizio della nuova stagione di Formula 1 imperversa la bufera e cominciano ad emergere preoccupanti dettagli sull’accaduto
Le scuderie di Formula 1 sono pronte per il 2024. Ciascuna ha predisposto la propria monoposto e i rispetti piloti che la guideranno nei circuiti sparsi in ogni parte del globo. Dopo aver passato in rassegna le novità aerodinamiche e le caratteristiche del design, è tempo di testare in pista le possibilità di ciascuna vettura. Ma non sempre la situazione interna ai team è tranquilla. Proprio il più in evidenza di questi sta affrontando un terremoto.
Durante le scorse settimane, infatti, è stata diffusa la notizia in merito alle accuse nei confronti di Christian Horner, team principal di Red Bull, il quale avrebbe mantenuto dei comportamenti inappropriati verso una dipendente donna. Nonostante le sue immediate smentite, le indagini interne sono andate avanti. In occasione della presentazione della vettura RB20 gli occhi erano tutti puntati sul britannico, apparso però sereno in volto. Le ombre che avvolgono la vicenda sono molte e non è da escludere che possa passare tra le pagine dei fascicoli della giustizia ordinaria.
Dall’Olanda col ‘De Telegraaf’ sono state diffuse indiscrezioni secondo le quali il 50enne Horner avrebbe offerto circa 760mila euro alla donna per il suo silenzio, ma non solo. Ulteriori dettagli commentano di un’offerta importante al team principal per insabbiare tutto, evitando che la vicenda divenisse pubblica.
Red Bull, sempre più tensione intorno a Christian Horner: le accuse sono gravi
Secondo ‘Motorsport-Total.com’, l’intenzione era di sancire un patto affinché nessuno perdesse la faccia e si potesse evitare un polverone, che inevitabilmente avrà ripercussioni sulla scuderia oltre che sulla stima generale verso Christian Horner. Tuttavia, pare che lui stesso abbia rifiutato tale proposta, poiché questa avrebbe previsto le dimissioni di spontanea volontà da parte del britannico, motivandole con una nota ufficiale. La ragione sarebbe stata riassunta in non meglio specificati problemi di salute.
Christian Horner avrebbe declinato la possibilità, convinto di potersi difendere e avere ragione. Lo scorso 9 febbraio il team principal è stato interrogato dall’avvocato inquirente per ben nove ore, dinanzi a un dossier con le accuse mosse dalla dipendente. La risposta dei legali del volto Red Bull è stata negare e un’intervista a ‘SKY’ ribadendo la sua innocenza. Horner si è anche detto disposto a collaborare per accelerare la risoluzione del caso. Mentre intraprenderà un’azione legale contro il ‘De Telegraaf’ per aver pubblicato per primo tali informazioni.