Anche il mondiale di MotoGP del 2024 vedrà la Ducati indossare i panni della scuderia da battere. Ma un addio improvviso può cambiare tutto
La Ducati ha tutte le carte in regola per conquistare il suo terzo titolo mondiale consecutivo. Sia i piloti del team ufficiale che quelli dei cosiddetti satelliti avranno la possibilità di competere per la conquista dell’alloro iridato. In primis, ovviamente, il campione in carica Francesco Bagnaia.
A poco meno di un mese dall’inizio della stagione c’è però qualche elemento che rischia seriamente di turbare la serenità del clima che si respirava fino a qualche giorno fa dalle parti di Borgo Panigale. L’addio di una figura essenziale, un grande professionista andato a rinforzare una diretta concorrente al titolo non è stato ancora digerito.
Il periodo che ha preceduto il ritorno in pista di moto e piloti è stato caratterizzato dal dibattito andato in scena su quotidiani, siti e social, relativo all’approdo di Marc Marquez nel team Gresini. Il fuoriclasse spagnolo ha lasciato dopo oltre dieci anni una Honda che non gli garantiva più la possibilità di competere per il titolo mondiale.
Ma ora in casa Ducati a tenere banco è un’altra questione che ha mandato su tutte le furie il direttore generale di Ducati Corse, Gigi Dall’Igna. Uno dei principali artefici della crescita esponenziale della Rossa, l’ex responsabile delle performance Massimo Bartolini, ha lasciato Borgo Panigale per dire sì alla ricchissima offerta formulatagli dalla Yamaha. Un trasferimento consumatosi prima di Natale che Gigi Dall’Igna fatica ad accettare.
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In un’intervista rilasciata al portale ‘Motorsport.com’, il responsabile di Ducati Corse non ha nascosto un briciolo di amarezza per la scelta fatta dal suo ex braccio destro: “Max Bartolini ha lavorato con me per molti anni, era una persona chiave per il nostro team – l’ammissione di Dall’Igna -. Per la sua esperienza e per la sua conoscenza della nostra moto potrà dare tantissimo a Yamaha”.
Fosse dipeso da Dall’Igna uno come Bartolini non sarebbe mai andato via da Borgo Panigale: “Il suo addio mi ha dato molto fastidio. Per il suo profilo tecnico e per come è come persona, sostituire uno come lui è quasi impossibile“.
La Yamaha ha messo senza dubbio a segno un grande colpo, ora la Ducati dovrà avere la capacità e la forza di reagire alla partenza di Bartolini e confermarsi come il team più competitivo del Circus.