Favola biancoceleste. Tornano le notti europee e torna anche la versione pro di una Lazio impeccabile nei 90’ contro il più quotato Bayern Monaco. Il primo atto di questi ottavi di finale di Champions League lo decide l’intramontabile capitano, Ciro Immobile. Freddezza e cinismo dagli undici metri per annichilire Sanè e compagni. Il doppio volto di una Lazio che zoppica tra i confini nazionali e brilla in Europa.
Pronti via, ritmi alti e coltello tra i denti su entrambi i fronti per saziare quella fame di quarti che è uguale per Tuchel così come per Sarri. Primo guizzo a firma di Immobile che tenta vanamente di impensierire Neur. Dalla parte opposta cerca la risposta Kane, ma spreca un assist perfetto di Muller. Il muro capitolino regge bene e mostra sicurezza e lucidità in campo. Il brivido più grande arriva al 40’ con un’accelerazione che chiude la prima frazione di gioco. Musiala sciupa, da posizione ravvicinata con la sfera che termina a lato.
In avvio di ripresa poco cambia. Bayern che aumenta il pressing offensivo e Lazio che risponde a tono. Isaksen contro Neur, ma l’estremo difensore dei bavaresi ha la meglio. Poi è la volta di Kane, tentativo di testa ancora nullo. La Lazio concede poco o nulla, la mediana filtra bene e il reparto arretrato non è quasi mai realmente in difficoltà. Sarri prende nota, bloc-notes pieno per una serata da ricordare, perché a metà ripresa il direttore di gara mette il fischietto in bocca e indica il dischetto. Fallo su Isaksen di Upamecano che gli costa il rosso il diretto. Bayern in dieci e capitan Ciro dagli undici metri che trasforma senza esitazioni.
Vantaggio biancoceleste e assalto degli ospiti sul finale. Nulla può il Bayern che si abbandona a un finale interamente dominato dai padroni di casa che a più riprese sfiorano il vantaggio trascinati dall’entusiasmo dei 60.000 dell’Olimpico.