In casa Juventus è “il giorno della delusione”. Le ultime due settimane bianconere sono state un incubo. La squadra di Massimiliano Allegri ha messo insieme appena un punto in tre gare. E quel che colpisce è che, al di là della preventivata sconfitta di San Siro contro l’Inter, la Juve che era stata finora bravissima a superare certi ostacoli è caduta contro due piccole del campionato, per giunta in casa. All’Allianz Stadium la Juventus ieri contro l’Udinese non solo ha perso altri tre punti sanguinosi e l’imbattibilità casalinga, ma ha rimesso in discussione anche il secondo posto.
Juventus, contraccolpo Scudetto
In molti, in maniera erronea, avevano pensato che la Juventus avrebbe mantenuto viva la lotta scudetto fino alla fine. Invece, alla fine malgrado il malcontento dei tifosi bianconeri, avevano ragione Massimiliano Allegri e Cristiano Giuntoli (che lo ha ripetuto anche ieri): l’obiettivo della Juve è e rimane arrivare in Champions League. Di fronte ad una rosa molto superiore come quella nerazzurra, che non ha vinto solamente 3 gare in tutto il torneo, la Juventus ha fatto il suo massimo. Ha tenuto la lotta scudetto aperta fino a febbraio, poi ha mollato il colpo.
L’episodio che ha cambiato la stagione della Vecchia Signora è stato ovviamente quello che ha visto negativo protagonista Arek Milik. Contro l’Empoli, in casa la Juventus è andata in inferiorità numerica, ha trovato anche il vantaggio, ma poi non è stata in grado di mantenerlo. Così come non è stata in grado di opporre una vera resistenza all’Inter a San Siro, pur perdendo solo 1-0, e soprattutto di reagire a questi due botte molto forti che hanno spento l’entusiasmo dell’inesperta rosa bianconera. Ma se a livello di mentalità, concentrazione era palese che la squadra torinese non potesse reggere il confronto contro l’Inter costruita per vincere da anni, tecnicamente le lacune erano troppo grandi.
Reagire!
In casa Juve, a questo punto, l’unico diktat è “Reagire”. La formazione bianconera deve ritrovare gli stimoli per riprendere a macinare punti. Il traguardo Champions League, seppur vicino, non è ancora acquisito. Serve fare almeno altri 20 punti nelle prossime 14 giornate. Non un gioco da ragazzi viste anche le sfide che dovrà affrontare la Juventus: Lazio, Roma e Napoli lontano dall’Allianz Stadium.
Allegri è chiamato a caricare il gruppo, fargli ritrovare l’entusiasmo, la voglia di fare sempre meglio. Soprattutto per il valore della maglia che indossano. Inoltre, ad aprile, la Vecchia Signora avrà ancora da giocarsi la Coppa Italia. La semifinale contro la Lazio, in doppia sfida, è una grande occasione per la compagine bianconere di andare a giocarsi una finale ed un trofeo a maggio. Anche perché arrivare in finale significa poter partecipare alla Supercoppa (salvo nuovi cambi di format). Una possibilità da sfruttare con il secondo posto in campionato nuovamente in bilico.