Tre su tre e sguardo in alto. Rivolto lì, alla vetta della classifica. Perché sabato per la Roma arriva il primo vero esame dell’era targata Daniele De Rossi. Nella capitale sbarca l’Inter prima della classe. Una prova del nove essenziale per calibrare la macchina giallorossa: non proprio nuova di zecca ma certamente tirata a lucido.
Il nuovo volto della Roma piace e soddisfa. Bottino pieno nelle ultime uscite e l’Europa che conta non più come utopia.
Insomma, una rinascita silenziosa che fa più rumore del previsto. Perché DDR riporta a splendere uno spogliatoio adombrato nell’ultima parte di stagione. Dal gruppo ai singoli. Pellegrini diventa il portabandiera. Lorenzo torna ad essere il “Magnifico”, a suon di assist e reti si riprende in mano le chiavi della sua Roma. Tre gol in tre uscite e il suo ruolo da mezzala rispolverato.
Gioco semplice e lineare. Bastava questo forse per rispolverare le ambizioni di una Roma in palla. DDR sembra averlo capito in poco tempo e il campo continua a dargli ragione.
La prevedibilità, però non può far parte della sfida di sabato. Certo è che l’identità di gioco dei giallorossi non può essere intaccata, ma dall’altra parte bisognerà placare l’entusiasmo di un’Inter reduce dallo scontro diretto per la stella sul petto. Quindi, lavoro di tattica e non solo. Ecco che arriva la seconda chance di rivalsa per Lukaku in quella che è ancora una sfida aperta con il passato. A san siro nel match d’andata il belga si è visto poco e nulla, offuscato dai fischi della Milano nerazzurra. Ma le certezze non mancheranno davanti al pubblico di casa pienamente fiducioso di Dybala e compagni.
Dopo il debutto da titolare, prima vera prova per Angelino, che viaggia ancora verso una maglia dal 1’ nei quattro di difesa. Inoltre, arrivano buone nuove dall’infermeria, con Spinazzola e Smalling di rientro.
DDR potrà quindi contare su una Roma al completo per affondare il colpo sulla prima candidata allo scudetto.