Il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton ha le idee chiare in merito al suo futuro. Se dovesse riuscire a portarli con sé, cambierebbero molte cose. Asse con la Mercedes
Manca sempre meno all’inizio della nuova stagione di Formula 1, eppure tutti sembrano concentrati sulla notizia dell’anno. Il passaggio di Lewis Hamilton alla Ferrari a partire dal 2025 ha sconvolto l’intero circus, che adesso sembra in attesa soltanto di quel momento.
Nell’attesa sono tante le domande che sono emerse in merito a questo nuovo scenario. Dove andrà Carlos Sainz al termine del 2024? Chi prenderà il posto di Lewis Hamilton in Mercedes? Interrogativi che stanno alimentando le aspettative nei confronti del britannico che, però, non sta perdendo tempo. La strategia Ferrari è apparsa piuttosto chiara fin dal primo momento. Questa sarà una stagione di transizione in vista del 2025 e, probabilmente, lo sarà anche la prossima in vista del tanto atteso cambio di regolamento previsto per il 2026. Due anni di lavoro e di studio, per arrivare al 2026 con una monoposto competitiva nel tentativo di tornare in vetta alla classifica.
Per riuscirci, gli uomini di Maranello hanno pensato una serie di migliorie tecniche e non solo, e Lewis Hamilton potrebbe dare una grossa mano in tal senso.
Hamilton vuole convincere due collaboratori di fiducia: lo scenario
Quando andrà via, Lewis Hamilton avrà trascorso ben 12 stagioni con la tuta Mercedes addosso. Quanto basta per poter dire di far parte di una famiglia e per potersi permettere di chiedere una “buonuscita” importante. Per questo motivo il campione britannico starebbe pensando di convincere due ingegneri e amici storici del team di Brackley per portarli con sé in Ferrari.
Si tratta di Peter Bonnington, detto “Bono”, e Andrew Shovlin, rispettivamente ingegnere di pista e capo degli ingegneri alla Mercedes. Convincerli non sarà per niente facile. Passare in Ferrari significherebbe trasferirsi in Italia abbracciando un progetto del tutto nuovo ed una vita del tutto nuova. Certo è che il loro eventuale approdo a Maranello darebbe una grossa mano a Hamilton nel processo di adattamento alla nuova scuderia.
Le stesse richieste che fece Micheal Schumacher quando si trasferì in Ferrari nel 1996 portandosi dietro il direttore tecnico Ross Brawn ed il progettista Rory Byrne. C’è un anno di tempo per portare a termine l’opera, non facile, di convincimento. Occhio perchè se dovesse riuscirci potrebbero cambiare tante cose a Maranello.