Le Olimpiadi di Parigi 2024 si avvicinano e Marcell Jacobs sta lavorando per farsi trovare pronto: l’ultima novità però è una mazzata
Ora che tutta l’Italia celebra le imprese di Jannik Sinner, capace di ribaltare il mondo del tennis, la menta vola a Marcell Jacobs. Perché a pensarci bene le analogie tra i due sono molte, anche se il campione olimpico si trova ad affrontare nuovi problemi e una mazzata tosta da sopportare.
Il bresciano come il bolzanino, perché lui due anni e mezzo fa è riuscito in quello che semplicemente nessuno aveva mai fatto. Due ori nell’atletica alle Olimpiadi, ma soprattutto quello dei 100 metri. In due serate magiche a Tokyo ha cambiato la sua vita e quella dei tifosi italiani, anche se poi quasi tutto è finito lì.
I problemi fisici in serie che lo hanno limitato da lì in poi erano imprevedibili e gli hanno permesso di vincere ‘solo’ un oro agli Europei 2022 di Monaco. Così, per dare una nuova svolta alla sua carriera ha cambiato coach. Addio a Paolo Camossi, che l’aveva fatto crescere come Riccardo Piatti con Sinner, e benvenuto Rana Reiner.
Una svolta epocale, perchè Jannik si è solo spostato da Sanremo e Montecarlo mentre lui è volato in Florida. A Jacksonville fanno base il suo nuovo tecnico, che ha preparato diversi campioni, come Trayvon Bromell e Andre De Grasse, e tutto il gruppo di velocisti che allena.
Forse alla base decisione ci sono anche altri motivi, visto che Jacobs ha un contratto di sponsorizzazione importante con Puma, come il suo nuovo allenatore. Di sicuro però sulla pista della University of North Florida si sente rinato.
Marcell Jacobs, mazzata senza precedenti: arriva la conferma che non gli farà piacere
Nel mirino ci sono gli Europei 2024 di Roma, in programma alla metà giugno, e lì il suo coach gli ha chiesto di correre in 9”80. Poi però alle Olimpiadi di Parigi pensa di farlo scendere fino a 9”70. Ma a maggio ci saranno anche anche i Mondiali di staffetta alle Bahamas a maggio, per qualificare la 4×100 campione olimpica.
Per questo i programmi di Marcell sono molto chiari. Nessuna attività al coperto, anche se ad inizio marco ci saranno i Mondiali indoor a Glasgow, ma testa e fisico indirizzati alla stagiome che comincerà da aprile in poi. E la testa va già ai primi giorni di agosto, quando allo Stade de France di Parigi cominceranno le gare di atletica.
Lui ci crede di nuovo, forse anche più di quello era tre anni fa quando il sogno olimpico era solo una speranza. Però c’è chi in lui non crede e non sarà facile smentirlo. Come succede in ogni stagione a cinque cerchi, Nielsen e Gracenote Olympic hanno fatto le loro previsioni.
Basandosi sui numeri e su un modulo statistico, hanno previsti che l’Italia andrà di nuovo bene. Anzi, meglio di Tokyo 2020 quando aveva chiuso con 40 medaglie, 10 delle quali d’oro. A Parigi saranno 46 podi con 13 ori e 12 argenti.
Fin qui tutto bene, ma saranno solo 3 quelli che si confermeranno a distanza di tre anni sul gradino più alto del podio. Il quartetto dell’inseguimento maschile del ciclismo guidato da Filippo Ganna, la coppia Ruggero Tita-Caterina Banti nella vela e Vito Dell’Aquila nel taekwondo.
Poi ci saranno ori nuovi, come quelli della scherma con Tommaso Marini, Alice Volpi e la squadra del fioretto femminile, Sofia Raffaeli nella ginnastica ritmica e Thomas Ceccon nel nuoto. O ancora Elena Micheli nel pentathlon moderno, Aziz Abbes Mouhiidine e Irma Testa nella boxe, Alice Bellandi nel judo e Matteo Zurloni nell’arrampicata.
E l’atletica? Un argento nel triplo con il cubano, ora naturalizzato italiano, Andy Diaz e tre bronzi. Il primo di Gianmarco Tamberi nell’Alto, il secondo di Antonella Palmisano nei 20 km marcia e il terzo con la 4×100 maschile e quindi anche Jacobs. Solo previsioni, spesso il campo e la pista danno responsi diversi.