Durante un incontro tutto quanto degenera nel breve volgere di pochi secondi ed alla fine l’intero campo di calcio si trasforma in un ring, è rosso per tutti.
Una maxi rissa in campo è costata il cartellino rosso a tutti i presenti in campo. Quella che avrebbe dovuto essere una normale gara di calcio si è trasformata invece in una partita a calci, ed anche pugni e quanto di peggio potrebbe accadere sul rettangolo di gioco.
La super rissa è avvenuta nel corso di una partita di Terza Categoria in Sicilia, tra le compagini della Pro Nissa e dell’Acquaviva. Siamo all’interno del territorio ubicato in provincia di Caltanissetta. La gara era importante soprattutto per la Pro Nissa, che occupa un posto di rilievo in classifica.
La squadra impegnata tra le mura amiche è terza in graduatoria e stava anche vincendo l’incontro, quando in piena zona Cesarini ha ricevuto pure un calcio di rigore in favore. È questo il momento decisivo dal quale ha tratto origine la mega rissa che ha coinvolto tutti i giocatori sul rettangolo di gioco. Ma non per il modo che potremmo pensare. Infatti non sarebbe stato un calciatore ospite e che stava perdendo il match ad innescare il tutto. La cosa è nata da tutt’altro fattore decisamente sorprendente.
Rissa in campo e tutti cacciati dall’arbitro, peggio di una royal rumble
L’attaccante della Pro Nissa che ha guadagnato il penalty per i suoi è andato a muso duro contro il portiere avversario e dopo pochi secondi sono scattati i primi pugni.
Chi è intervenuto in favore dell’uno, chi in favore dell’altro ed ecco che tutti i componenti impegnati in campo si sono ritrovati gli uni contro gli altri. Con anche l’ingresso irruento di alcuni dei membri delle rispettive panchine. Impossibile per l’arbitro e per i suoi collaboratori riuscire a fare qualcosa, così la decisione che proprio il direttore di gara ha dovuto prendere si è resa l’unica possibile. Lui ha espulso tutti quanti causando l’interruzione della partita per forfait.
C’è una normativa all’interno del regolamento del calcio che indica la sospensione istantanea quando una squadra resta con soli sette giocatori in campo. Quindi subire quattro espulsioni oppure arrivare a questa soglia di effettivi impegnati, anche a causa di infortuni ai quali non è possibile sopperire con i cambi per via dell’esaurimento delle quantità disponibili, causa l’interruzione automatica della partita.
In questo caso siamo andati anche oltre ed ora la palla passa al Giudice sportivo che dovrà valutare quanto riportato dal direttore di gara all’interno del referto. Poi ci saranno le opportune valutazioni del caso con squalifiche da comminare, sicuramente per diversi turni, ai calciatori che si sono mostrati più esagitati. E data la gravità della situazione non si escludono neppure sanzioni contro alcuni dirigenti e contro entrambe le squadre. Poi bisognerà anche vedere se il risultato della partita verrà omologato.