Matteo Berrettini è perseguitato dalla sfortuna. Il tennista romano ha dato forfait anche agli Australian Open a causa del dolore a un piede: arriva la difesa nei suoi confronti
Un destino avverso e spietato continua a perseguitare Matteo Berrettini. Il ventisettenne tennista romano era partito per l’Australia tra tanti sorrisi e un ritrovato ottimismo, convinto di poter disputare a buoni livelli il primo torneo del Grande Slam della nuova stagione.
Gli ultimi allenamenti avevano dato riscontri confortanti, ma una volta arrivato a Melbourne, a poche ore dal match d’esordio contro il greco Tsitsipas, il dolore a un piede che lo aveva condizionato nelle ultime settimane è riapparso all’improvviso, obbligando il tennista romano ad alzare bandiera bianca. Un’altra doccia gelata per Berrettini, l’ennesima di questi ultimi e allucinanti diciotto mesi.
Niente Australian Open, ma un mesto e malinconico ritorno in Italia per l’ex finalista di Wimbledon che a Melbourne era arrivato insieme alla sua compagna, la splendida showgirl e modella Melissa Satta. Come accaduto nella scorsa stagione, la Satta aveva scelto di seguire il fidanzato in un torneo di primissimo piano. E anche in questa circostanza la sua presenza a fianco di Berrettini era stata oggetto di attacchi durissimi, soprattutto sui social, da parte dei soliti haters.
Berrettini, contro di lui si scatena l’odio social: la difesa a spada tratta dell’ex campione
Stavolta però Berrettini e la Satta hanno trovato un avvocato d’eccezione nell’ex fuoriclasse del tennis italiano, Adriano Panatta. Il tennista romano durante un suo intervento a ‘La Domenica Sportiva’ si è scagliato come una furia contro gli ‘odiatori da tastiera’, tutti quelli che da giorni attaccano con inaudita ferocia Berrettini e la sua compagna.
“Io voglio fare un appello perché sono disgustato da quello che sta succedendo sui social contro questo ragazzo che viene incolpato di avere una bella ragazza e di vivere una storia d’amore. Danno la colpa a Melissa Satta. Purtroppo i social li stanno massacrando – le parole di fuoco dell’ex vincitore di Coppa Davis e Roland Garros -, è veramente una cosa brutta, antipatica. Questa cosa non c’entra niente”.
Panatta, che negli anni d’oro della sua carriera finiva spesso e volentieri sulle pagine dei rotocalchi scandalistici grazie alle sue frequenti avventure amorose, rincara la dose: “Matteo era tra i primi dieci del mondo, era in finale a Wimbledon, non dimentichiamolo. L’amore non ha mai fatto male a nessuno, basta con questa storia. Non se ne può più”.