La tv di Stato mette a rischio la visione dei prossimi europei: ecco cosa sta succedendo
Uno degli eventi più attesi dell’anno appena cominciato è sicuramente il prossimo Europeo di Germania che si disputerà dal 14 giugno al 14 luglio 2024. Una grande occasione per l’Italia del commissario tecnico Luciano Spalletti per onorare al meglio il titolo conquistato tre anni fa sotto il cielo di Londra.
Tuttavia, nonostante la grande attesa per un evento internazionale di questo tipo, in casa Rai stanno sorgendo diverse problematiche. Essendo la tv di Stato italiana, e quindi avendo a disposizione tutti i diritti tv per la trasmissione delle partite, la Rai dovrà obbligatoriamente compiere un passo importante nelle prossime ore, ossia passare in via ufficiale al DVB-T2 (Digital Video Broadcasting di seconda generazione), alla pari di altre testate televisive.
Nonostante le elevate pressioni per completare questo importante passaggio, da Viale Mazzini arrivano segnali non proprio incoraggianti e che potrebbero avere ripercussioni importanti per quanto riguarda la trasmissione degli eventi sportivi e non di questo 2024.
Rai, Euro 2024 in bilico
La data da cerchiare in rosso è davvero vicina: 10 gennaio 2024. Secondo la roadmap stabilita dal Ministero delle imprese e del made in Italy, la tv di Stato italiana dovrà completare entro questa data il passaggio al DVB-T2, una tecnologia che viene supportata da televisori di ultima generazione o comunque da quei dispositivi in grado di connettersi al web.
Ma la Rai, nonostante abbia firmato un’intesa col Ministero per rispettare gli accordi, ha molti dubbi sul portare a termine questo cambiamento così decisivo. Il motivo è presto detto: come riporta Calcio&Finanza, 8,4 milioni di famiglie italiane non posseggono televisori o decoder in grado di supportare la tecnologia DVB-T2 e quindi dal 10 gennaio in poi non potranno più vedere i canali del servizio pubblico.
Un grave problema, considerando che la Rai punta molto sugli eventi sportivi di punta del 2024, come appunto il prossimo Europeo di Germania.
Con molta probabilità l’azienda cercherà di rinviare, ancora una volta, questo cambio di veste considerato cruciale. In realtà non è una novità: già lo scorso 20 dicembre, in una audizione al Parlamento, il direttore generale della Rai Giampaolo Rossi, chiese al ministero di poter spostare più in là la data di scadenza.
Rossi inoltre parlò, con molta chiarezza, anche del fatto che “alcuni blocchi sociali (famiglie, utenti singoli ecc.) non possono accedere ai grandi eventi sportivi”, proprio per la mancanza di televisori in grado di connettersi a internet.