Tennis

Annuncio Sinner, è una mazzata: tifosi stravolti

Che mazzata per Jannik Sinner: l’ultimo annuncio ha gelato i fan del campione italiano, le parole sono davvero molto pesanti.

Dallo scorso 13 aprile Jannik Sinner può tornare ad allenarsi in strutture federali. Manca davvero poco al termine della squalifica inflitta al numero 1 al mondo dopo il patteggiamento con la WADA per il caso Clostebol: il 4 maggio, infatti, Sinner si sarà messo definitivamente alle spalle questa vicenda e potrà tornare a occuparsi solo del tennis giocato.

Annuncio Sinner, è una mazzata: tifosi stravolti – Sportitalia.it (Instagram Jannik Sinner)

Durante la sua assenza forzata dai campi i due principali avversari, Alexander Zverev e Carlos Alcaraz, non sono riusciti a insidiare il suo trono. Jannik farà quindi il suo rientro ufficiale agli Internazionali d’Italia – in programma come sempre al Foro Italico di Roma – da numero 1 del ranking ATP. Eppure proprio in queste ore è arrivata una ‘mazzata’ che ha completamente spiazzato Sinner e tutti i suoi tifosi.

Il fenomeno di San Candido ha annunciato nei mesi scorsi che questa sarà l’ultima stagione di Darren Cahill come suo coach. L’allenatore australiano ha infatti deciso di ritirarsi al termine del 2025, come ha poi confermato lui stesso in varie interviste. Nelle scorse settimane sono stati fatti molti nomi di coach che potrebbero prendere il suo posto: uno di questi, però, ha già fatto sapere che non ha alcuna intenzione di assumere questo ruolo.

Sinner, il rifiuto è pesantissimo: “Non è la vita che fa per me”

Adriano Panatta, 74 anni, ha detto chiaramente che non vuole diventare l’allenatore di Jannik Sinner.Ma per carità!“, la risposta della leggenda del tennis italiano alla domanda che gli è stata posta dalla conduttrice Geppi Cucciari durante il programma radiofonico ‘Un giorno da pecora’. Ma perché questa posizione così netta?

Sinner, il rifiuto è pesantissimo: “Non è la vita che fa per me” – Sportitalia.it (Instagram Adriano Panatta)

Non vorrei mai allenarlo perché non è la vita che fa per me, ha detto Panatta, che poi ha provato a chiarire meglio il suo concetto: “Vedere tutti i giorni le stesse persone mi mette addosso troppa ansia. Poi a parlare sempre di tennis…”. Il vincitore del Roland Garros 1976 ha poi aggiunto che il coach di tennis è una professione eccessivamente totalizzante, che costringe praticamente a vivere assieme al giocatore che si allena e al suo team.

Sinner e i suoi allenatori passano insieme 300 giorni all’anno minimo – ha poi detto Panatta a ‘Un giorno da pecora’ – Ma figurati se io tutte le mattine mi alzo e mi metto a parlare di tennis fino al tramonto… mi annoierei dopo 5 minuti”. 

Roberto

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