I tempi di recupero di Hakan Calhanoglu - Sportitalia.it (Foto LaPresse)
Hakan Calhanoglu è il protagonista del Matchday Programme dell’Inter, in occasione della sfida contro il Bayern Monaco: “La passione per il calcio arriva da mio padre. Lui mi ha allenato fino ai 12-13 anni. Fino a 7 anni facevo il portiere e calciavo sempre nell’altra porta e poi lui ha deciso di mettermi in campo: il mio amore per questo sport è nato con lui”.
Ci parli un po’ dell’Inter.
“È un grande club, ho sempre avuto compagni molto forti e ogni anno in cui sono stato qui abbiamo lottato per grandi obiettivi. Indossare questa maglia è speciale e le emozioni che mi danno i tifosi sono incredibili, ho sempre dato il massimo grazie a loro, al mister, al suo staff e alla squadra”.
Chi avrebbe sfidato volentieri tra le Legend dell’Inter?
“Sneijder per il suo ruolo, la sua capacità di tiro e la sua visione di gioco. E poi Ronaldo il Fenomeno, un giocatore incredibile”.
È molto legato al numero 20.
“Un numero speciale, come il ventesimo scudetto: un traguardo bellissimo per il club e un trofeo speciale per me”.
Che bilancio fa delle ultime partite della Turchia?
“Abbiamo giocato un buon Europeo, abbiamo una squadra giovane e con uno spirito molto bello. Abbiamo dato il massimo per arrivare ai quarti di finale e reso contenta la nostra gente”.
Quanto è importante la famiglia per lei?
“Loro sono la mia vita, i miei bimbi mi regalano sempre qualcosa di speciale. Nei momenti difficili e in quelli belli, loro e mia moglie sono sempre con me”.
Avete preso bene le misure dell’Allianz Arena, teatro della finale?
“Abbiamo preso le misure del Bayern Monaco, che è un avversario pericolosissimo e sappiamo che servirà una grandissima gara con pochissimi errori perché sono di assoluto valore. È un ottimo momento, a metà aprile siamo su tutti i fronti ed è motivo di grande orgoglio per me, lo staff, i giocatori. Volevamo farlo. Sappiamo che è molto dispendioso perché la Champions è diversa con due partite in più e con il girone aperto fino a fine gennaio, infatti abbiamo avuto qualche infortunio in più”.
Ci crede nel Triplete?
“Siamo ambiziosi e lo sono i giocatori e la società. Stiamo facendo qualcosa di importante tenendo anche in considerazione i conti e la gestione che sono importantissimi nel calcio d’oggi. Bisogna fare i complimenti alla dirigenza che ci è sempre vicina e con tantissime idee cerchiamo di essere bravi”.
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