Negli ultimi mesi, lo sport italiano e internazionale è stato attraversato da un’ondata di dolore difficile da raccontare. Non si tratta solo di addii prematuri o di carriere interrotte, ma di storie che hanno lasciato un vuoto incolmabile nei cuori di intere comunità.
Dai grandi nomi del professionismo alle figure silenziose che hanno fatto da colonna portante al movimento sportivo locale, il bilancio è di quelli che pesano. Basti pensare alla scomparsa di Gian Franco Carloia, colonna della Superbike, o all’addio a Eddie Jordan, figura storica della Formula 1, entrambi portati via da mali incurabili dopo lunghe battaglie. Non meno dolorose le tragedie che hanno colpito direttamente i tifosi, come accaduto pochi giorni fa in Copa Libertadores, dove due giovanissimi hanno perso la vita in una calca all’ingresso dello stadio.
Lo sport italiano perde un mito: tifosi distrutti da dolore – Sportitalia.it (Pixabay)
Nel frattempo, altri episodi – come le aggressioni agli arbitri nei campionati dilettantistici o le lunghe squalifiche inflitte a dirigenti sportivi – hanno aggiunto tensione a un clima già scosso. La cronaca recente ci ha raccontato anche del mondo del tennis coinvolto nell’ombra delle scommesse, dei lutti nel ciclismo e persino dei ricoveri improvvisi di tecnici di vertice. Ma oggi, il cordoglio si stringe attorno a un’altra figura emblematica, che ha segnato profondamente un angolo d’Italia dove lo sport è cultura, identità, passione. Un volto che ha rappresentato molto più di una semplice presenza a bordo campo. Un simbolo. E sì, stavolta parliamo di pallavolo.
La Spezia piange Sommovigo, aveva 75 anni
Con grande commozione, il mondo della pallavolo spezzina ha salutato ieri per l’ultima volta Alberto Sommovigo, figura storica e amatissima di questo sport. Si è spento dopo una vita interamente dedicata alla pallavolo, vissuta con una passione incondizionata e un impegno che ha lasciato un’impronta profonda ben oltre il rettangolo di gioco. Sommovigo aveva indossato da giovane la maglia dell’iconica “Oto Melara”, squadra simbolo dei primi passi della pallavolo nella provincia della Spezia. Ma è soprattutto fuori dal campo che il suo contributo è diventato fondamentale: per anni è stato il cuore e la mente della pallavolo a Ceparana, nel ruolo di Direttore Sportivo, contribuendo ai successi della squadra e al rilancio dell’intero movimento.
La Spezia piange Sommovigo, aveva 75 anni – Sportitalia.it (screen Youtube)
È stato tra i fondatori della Pallavolo Futura Avis e ha ricoperto ruoli dirigenziali anche all’interno del Comitato Provinciale FIPAV, distinguendosi come memoria storica e punto di riferimento per intere generazioni. Il suo progetto “Remember Volley” sui social, volto a custodire la memoria sportiva locale, era stato accolto con affetto e riconoscenza dalla comunità. I funerali si sono svolti nella giornata di ieri, lunedì 14 aprile, nella Chiesa del Favaro. In sua memoria, verrà osservato un minuto di silenzio in tutte le partite in programma in Liguria.