In attesa del ritorno di Sinner, l’Italia si aggrappa a Lorenzo Musetti che a Montecarlo arriva fino alla finale e raggiunge una posizione mai vista prima
Con o senza Sinner, il tennis italiano continua ad essere vincente. In attesa del ritorno del numero 1 al mondo, avverrà tra qualche settimana a Roma ma intanto oggi è tornato ad allenarsi ufficialmente, ci pensa Lorenzo Musetti a tenere alto il tricolore racchetta in pugno.

Il tennista carrarese è stato protagonista di una splendida cavalcata al Masters 1000 di MonteCarlo, un torneo nel quale è riuscito a battere due top 10: prima Tsitsipas, quindi de Minaur, entrambi al termine di vere e proprie maratone. In entrambi i match, infatti, l’italiano ha perso malamente il primo set, per poi – quando sembrava ormai indirizzato verso la sconfitta – riuscire ad entrare bene nel match e rimontare, portando a casa due importantissime vittorie.
Contro Alcaraz, l’italiano non ha potuto nulla ed ha consegnato quindi il torneo allo spagnolo, ma non si può certo fargliene una colpa. Anzi, i segnali mandati da Musetti sono fondamentali in vista del torneo di Roma e soprattutto in previsione di un futuro che potrebbe anche vederlo entrare in top ten.
Musetti, best ranking: ora punta alla top ten
Vincendo a Montecarlo, Lorenzo Musetti avrebbe già guadagnato l’accesso da domani alla top ten, ma dovrà rimandare l’appuntamento con una delle prime dieci posizioni al mondo ed accontentarsi del suo record.

Con la finale del Principato, infatti, Musetti è riuscito a salire in undicesima posizione, sorpassando Rune e Paul e attestandosi a soltanto 15 punti dall’attuale numero 1′ in classifica, in base al ranking live, ovvero il norvegese Casper Ruud. Insomma per Musetti una classifica che non si è mai visto prima, un record che fa guardare con rinnovata fiducia al futuro.
Il tennista di Carrara è sempre stato descritto come uno dei più talentuosi in circolazione, ma anche con un carattere troppo ‘ballerino’ per consentire a tutto il suo talento di emergere. Dovesse riuscire a migliorare questo aspetto, potrebbe fare un salto di qualità notevole ed essere stabilmente tra i migliori tennisti al mondo. Le possibilità non gli mancano ed a Montecarlo si è avuto un saggio con prestazioni di grandissimo livello.
Ora si attende la conferma e quella continuità che potrebbe issarlo tra i primi dieci al mondo: il traguardo è lì a portata di racchetta, basta non fermarsi per acciuffarlo.