Tennis

Sinner, il retroscena è clamoroso: ha rinunciato per soldi

Non è solo il primo italiano ad aver conquistato la vetta del ranking mondiale. Jannik Sinner è oggi la rappresentazione più autentica di come il talento, da solo, non basti.

Coraggio, sacrificio e forza mentale, sono peculiarità che pochi a vent’anni sanno padroneggiare. La sua è una storia che parte da San Candido, tra le nevi dell’Alto Adige, dove ancora bambino, con un paio di sci ai piedi, vinceva gare locali e sognava montagne da scalare. Poi il bivio: tennis o sci? Scelse la racchetta, e con essa una vita da ricominciare a Bordighera, lontano dalla famiglia, per costruirsi da solo. Ore su ore sul campo, nessun riflettore addosso, solo fatica e disciplina. Nessuna giovanile gloriosa, pochi titoli da juniores, ma una progressione costante che l’ha visto sbocciare in silenzio fino all’esplosione clamorosa del 2023. E da lì, l’apoteosi del 2024: Australian Open, Miami, Davis, ATP Finals, numero uno al mondo.

Jannik SinnerJannik Sinner
Sinner, il retroscena è clamoroso: ha rinunciato per soldi – Sportitalia.it (screen Youtube)

Ma dietro al talento e alla determinazione di Jannik Sinner, c’è anche una storia di rinunce. Come tanti bambini, anche lui da piccolo coltivava più sogni nel cassetto. Oltre al tennis e allo sci, sognava di diventare calciatore: da buon tifoso del Milan, avrebbe voluto un giorno calcare San Siro. Ma non tutto era possibile, perché – come accade in molte famiglie – bisognava fare i conti con il portafogli. I costi per praticare più sport ad alti livelli erano proibitivi, e la famiglia Sinner si è trovata davanti a una scelta: investire su uno solo.

Rivelazione Sinner: “Volevo diventare pilota ma…”

Jannik Sinner ha un sogno nel cassetto che, fino a oggi, era rimasto nascosto. Non è legato a Wimbledon né al Roland Garros, ma a un circuito ben diverso, fatto di benzina, asfalto e adrenalina. Da piccolo volevo diventare un pilota – ha raccontato in un’intervista rilasciata a Sky Sport, durante questo periodo di stop forzato lontano dal tennis. Un desiderio che, però, non si è mai potuto realizzare per motivi economici: “Non avevamo mai i soldi per farlo, quindi non ho neanche iniziato”.

Rivelazione Sinner: “Volevo diventare pilota ma…” – Sportitalia.it (screen Youtube)

In questi mesi lontano dai tornei ufficiali, Sinner ha potuto concedersi un assaggio di quella passione, rivelando come delle piccole emozioni siano necessarie anche per i grandi come lui. Siamo andati adesso sui go-kart, per esempio, e la sera prima avevo una grande voglia di andare – ha spiegato, emozioni semplici, ma autentiche, che gli hanno ricordato quanto conti ritrovare la voglia di fare qualcosa solo per il gusto di farlo. E parlando del ritorno in campo a Roma, previsto dal 6 maggio, ha sottolineato: “Secondo me sarà una cosa abbastanza simile, essendo comunque consapevole che sono un buon tennista”.

Patrizio Trecca

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