Nel nuovo scandalo per le scommesse sportive, in possesso della Procura di Milano, è riapparso il nome di Sandro Tonali che ha spiegato nel dettaglio come tutto è partito. L’attuale centrocampista del Newcastle ha già scontato anche una lunghissima squalifica oltre ad aver partecipato in prima persona ad un programma riabilitativo contro la ludopatia.

“Chi mi ha iniziato alle scommesse è stato Pietro Marinoni che è del mio paese e che è andato a scuola con mia sorella. All’epoca faceva già l’arbitro”, si legge su SportFanPage.
Caso scommesse: il racconto di Sandro Tonali
“All’inizio la scommessa non funzionava come l’ultimo periodo ma mi avvalevo di un applicativo ‘Snai’. Quindi inviavo con WhatsApp a Pietro Marinoni la scommessa e quest’ultimo andava in agenzia”. Così si è andati avanti fino al 2020 quando è nato ‘Worldgame365’ Questo sito non era accessibile a tutti ma era necessario ricevere un link per potervi accedere, il quale mi è stato inviato per la prima volta da Marinoni.

Non mi è stato mai richiesto il saldo del debito con delle minacce, ma mi hanno proposto il saldo in forma rateale. Sono arrivato ad avere un debito nei loro confronti di 500.000 euro. Il loro obiettivo era di farmi continuare a scommettere, non mi hanno mai sollecitato alcun pagamento. Non ho mai smesso di scommettere fino ad una settimana prima del sequestro. Sono arrivato ad avere un debito nei loro confronti che ho pagato in parte nel metodo descritto e in parte con delle vincite”.
Sono stati analizzati i contenuti dei telefoni sequestrati allo stesso Tonali e a Fagioli: è stata anche scoperta dell’esistenza di un gruppo su WhatsApp insieme all’ex arbitro Marinoni dove tre si coordinavano per gestire i debiti.