Annuncio decisamente inaspettato nel mondo dello sport: il team ha deciso di ritirarsi dalla competizione e lo ha confermato con un comunicato ufficiale.
Gli appassionati dello sport non possono credere a quanto è accaduto: il team ha deciso, in via ufficiale, di ritirarsi e lo ha comunicato spiazzando praticamente tutti coloro che lo seguono.

A colpire è stato l’annuncio che ha riportato le diverse motivazioni per cui si è arrivati a questa scelta: di seguito tutti i dettagli.
Annuncio incredibile: il team ha deciso di ritirarsi in via ufficiale
Incredibile ma vero, come un fulmine a ciel sereno. Ineos Britannia, una delle squadre più competitive della vela internazionale, ha annunciato il ritiro dalla 38ª edizione della Coppa America, prevista per il 2027 in una sede ancora da definire.
La notizia, che ha lasciato a bocca aperta appassionati e addetti ai lavori, arriva come un colpo di scena dopo anni di sfide avvincenti e ambizioni da capogiro. Ma cosa è successo dietro le quinte? Il team inglese, guidato dal magnate Jim Ratcliffe, ha rilasciato un comunicato che non lascia spazio a dubbi: “Ineos Britannia annuncia di aver ritirato la propria intenzione di partecipare alla prossima America’s Cup”.
“La decisione – si legge ancora – è stata presa dopo una lunga trattativa con Athena Racing Ltd. A seguito della conclusione della 37ª Coppa America a Barcellona”. Il problema? Un accordo mancato con Athena Racing, il team guidato dall’ex skipper Ben Ainslie, figura leggendaria della vela britannica.

Secondo il comunicato, l’intesa avrebbe permesso a entrambe le squadre di competere nella prossima edizione. Ma tutto dipendeva da una rapida conclusione delle negoziazioni. “Ineos Britannia aveva concordato i termini sostanziali molto rapidamente, ma Athena non è riuscita a concludere l’accordo in tempo”, si legge nella nota. Questo ritardo, lungo ben sei mesi, avrebbe compromesso la capacità del team di prepararsi adeguatamente per la competizione, portando a una scelta dolorosa ma inevitabile: alzare bandiera bianca.
Non è un segreto che la Coppa America richieda mesi e mesi di preparazione, con team di ingegneri, designer e velisti che lavorano senza sosta per mettere a punto imbarcazioni all’avanguardia, come gli spettacolari AC75. Perdere sei mesi in un contesto così competitivo ha reso difficile, se non impossibile, recuperare il terreno perduto. E ha pesato tantissimo sulla decisione finale che poi è arrivata.