La Roma frena la Juventus di Tudor e rimane in lotta per un posto in Europa. Attualmente la squadra di Ranieri è a due punti di distanza dalla Conference League, tre dall’Europa League e 4 dalla Champions, dopo una risalita virtuosa della classifica. In esclusiva per Sportitalia è intervenuto Ezio Sella per commentare le vicende giallorosse.
Ranieri ha ribaltato la Roma. Che effetto farebbe finire l’anno davanti alla Lazio?
“Ranieri sta facendo cose straordinarie considerando la situazione della Roma relativa a tre mesi fa e che ora lotta per un posto importante in Europa, bisogna dargli merito. Sul finire davanti alla Lazio: per tifosi è sempre qualcosa di importante, però più che altro sarebbe importante qualificarsi per la Champions o l’Europa League”.
La Champions è possibile dunque?
“Come punti siamo lì, c’è una grande lotta fra diverse squadre. Non sarà facile, ma è possibile”.
I più grandi meriti di Ranieri?
“Ranieri ha portato innanzitutto la sua grandissima esperienza. E’ stato anche sottovalutato in passato, ha fatto grande carriera allenando in tutto il mondo. E’ sempre stato bravo anche subentrando ad altri allenatori, ha le caratteristiche giuste per farlo. Non è una cosa da poco. La cosa più semplice che ha fatto è stata mettere a loro agio i giocatori, cercando posizioni dove potessero esprimersi al massimo. In una piazza come Roma, dove c’è grande pressione, ha dato molta serenità. Ha rigenerato alcuni giocatori sotto l’aspetto fisico e mentale. Perché la rosa della Roma è buona, ha giocatori forti”.
Che tipo di allenatore per il dopo-Ranieri? Può andare bene un emergente o serve un grande nome?
“La scelta dipende anche dalle linee guida sul mercato. Come dicevo Roma è una piazza importante, andare a prendere emergenti significa anche doverli sostenere, che non è facile. In alcune piazze se perdi 3-4 partite ti tengono e puoi lavorare, in piazze importanti anche se hai un curriculum di un certo tipo diventa difficile lavorare quando non parti bene”.

Gasperini può essere un nome adatto, anche se Ranieri lo ha smentito?
“Ha dimostrato di essere un grandissimo allenatore, ma ricordiamoci un po’ il passato all’Atalanta: al suo arrivo perse le prime partite, la società ha avuto la forza di tenerlo ed ha avuto ragione perché poi ha fatto il percorso che ha fatto. Non so se possa succedere a Roma e se il club in un momento di quel tipo avrebbe la forza di aspettare. Basta essere chiari, nel dire cose come ‘in 3 anni vogliamo raggiungere i nostri obiettivi con questo allenatore e determinati giocatori’. Una scelta che si può fare. Ma guardate Motta alla Juve…”.
Con Ranieri come intermediario, rivedrebbe Totti alla Roma?
“Questo non lo so, sicuramente è stato una leggenda, ha fatto la storia di questo club, ha alle spalle una grande esperienza e storia calcistica, sarà la società a valutare se Totti potrà essere un valore aggiunto”.
Sul mercato: da quali giocatori ripartirebbe fra quelli che sono arrivati e magari non hanno reso secondo le aspettative?
“Alcuni meritano un’altra chance a mio parere, al primo anno soprattutto gli stranieri possono fare fatica e poi magari esplodono il secondo. Terrei diversi giocatori arrivati in estate per questo motivo”.
Dovbyk, per esempio?
“Sotto l’aspetto del gioco ha espresso poco, ma sono convinto che non sia questo il vero Dovbyk, sono convinto abbia grandi possibilità. Soprattutto se trovasse un allenatore che creda in lui e che punti su di lui per costruire la squadra”.