La Ferrari ha fatto tremare i tifosi: la mossa di Hamilton, pizzicata dalle telecamere, non è passata inosservata: ecco perché l’ha fatto.
La Ferrari non è riuscita a conquistare il podio neppure in Giappone, nonostante l’ottima prestazione di Charles Leclerc che ha chiuso in quarta posizione dietro Verstappen, Norris e Piastri. Ad attirare l’attenzione è stato però anche e soprattutto Lewis Hamilton: ecco perché.

La doppia squalifica arrivata in Cina ha scottato parecchio la Ferrari. I controlli in Formula 1 sono stringenti e, sopratutto quelli di peso, sono una delle fasi più delicate post-gara. Le bilance ufficiali della FIA, precise fino all’ultimo grammo, non perdonano.
Proprio perché un’auto troppo leggera potrebbe offrire un vantaggio ingiusto in accelerazione o velocità massima, alterando la competizione. Occhio allora in tal senso a cos’è successo in Giappone con Hamilton.
F1, la mossa di Hamilton non è passata inosservata
Non è passata inosservata la particolare manovra fatta da Lewis Hamilton in Giappone. Il britannico è nel corso della gara infatti andato con le ruote nell’erba durante il giro di rientro, una scelta astuta per raccogliere sporco con gli pneumatici e aumentare così di rimando leggermente il peso della vettura. L’obiettivo? Superare con più tranquillità i controlli sul peso della monoposto previsti dal regolamento della Formula 1.

Una mossa che non è certo stata vista ora, dal momento che è stata fatta anche da Max Verstappen (così come da altri piloti nel precedente GP a Shanghai). Segno che in questo sport ogni dettaglio può fare la differenza. Non c’è stata una reale preoccupazione da parte del team ma dopo quanto accaduto a Shanghai, con la SF-25 di Leclerc squalificata perché sottopeso, si è corsi preventivamente ai ripari.
Come ordinato via team radio dall’ingegnere di pista, con molta probabilità la Ferrari ha chiesto al sette volte campione del mondo di fare il cosiddetto “pick up” – così è chiamata in gergo tecnico questa pratica – appunto più per scrupolosità che per un reale problema di peso sulla monoposto numero 44.
La manovra di Hamilton è stata strategia o prudenza?
La decisione di Hamilton di sporcare volutamente gli pneumatici ha scatenato curiosità tra i tifosi e gli addetti ai lavori. È stata una mossa strategica pianificata o un eccesso di prudenza? Probabilmente un mix di entrambi.

Il “pick up” non è una pratica rara: i team sanno che durante la gara il peso può variare – tra consumo di carburante, usura delle gomme e persino sudore del pilota – e nessuno vuole giocarsi un podio per una bilancia capricciosa. Hamilton, con la sua esperienza da veterano, ha messo il cuore in mano e ha preferito non lasciare nulla al caso.
Un episodio simile si era verificato anche con Max Verstappen a Shanghai: dopo una gara combattuta, il pilota Red Bull aveva adottato la stessa tattica, dimostrando quanto questa abitudine sia ormai radicata tra i top driver. Insomma, in Formula 1 non si vince solo con la velocità, ma anche con la testa.