Francesco Bagnaia è ripartito con il coltello tra i denti nella stagione MotoGP 2025, deciso a cancellare l’amarezza di un 2024 vissuto a mille all’ora, ma terminato con la più beffarda delle sconfitte.
Nonostante le 11 vittorie collezionate lo scorso anno – tra cui le doppiette di Mugello, Assen, Austria, Giappone e Sepang – il piemontese ha chiuso secondo in classifica, battuto da Jorge Martín grazie a una maggiore costanza nei piazzamenti. Il nuovo campionato si è aperto con più ombre che luci: terzo posto in Thailandia, quarto in Argentina e un duello interno con il nuovo compagno di box Marc Márquez che già accende la rivalità in casa Ducati. A Austin, però, è arrivata la prima svolta: mentre lo spagnolo era al comando e sembrava lanciato verso la terza vittoria consecutiva, è arrivata la scivolata.

Bagnaia ne ha approfittato con freddezza e ha centrato il primo successo stagionale, spezzando un inizio difficile e ridando ossigeno a una classifica che cominciava a pesare. Pur consapevole che il cammino è ancora lungo, il tre volte iridato – due volte campione del mondo MotoGP nel 2022 e 2023 – ha dimostrato una volta di più di avere sangue freddo e capacità di gestione dei momenti cruciali. A Chivasso lo sanno bene: Pecco è abituato a inseguire e ribaltare i pronostici. E anche in questo 2025 l’obiettivo resta uno soltanto: riprendersi il trono della top class.
MotoGP, l’amarezza di Pecco: “Mi ci vorrà del tempo…”
l primo episodio della docu-serie Under the Helmet ha regalato agli appassionati di MotoGP un ritratto sincero e profondo di Francesco Bagnaia, che ha voluto condividere le sue riflessioni più intime dopo una stagione, quella del 2024, chiusa con l’amaro secondo posto nonostante undici vittorie. Mi ci vorrà del tempo per elaborare quello che è successo la scorsa stagione – ha ammesso il pilota piemontese – credo che mi ci vorranno anni per metabolizzarla completamente. Le parole di Pecco tradiscono il peso psicologico lasciato da un finale beffardo, nel quale Jorge Martín gli ha strappato il titolo nonostante una netta superiorità in termini di successi.

Ma nel documentario non c’è solo rammarico, c’è anche crescita personale: “Ho imparato a sapere di cosa sono capace. Di mettere da parte i commenti e avere un forte senso di consapevolezza di me stesso”. Una consapevolezza che sarà fondamentale in questo 2025 iniziato con alti e bassi, ma con la voglia di rivalsa ben chiara. La pressione è solo un privilegio – afferma Bagnaia, mostrando una maturità mentale che potrà fare la differenza nel duello interno con Marc Márquez. La sfida è appena cominciata, ma il #63 ha già messo le basi per non farsi travolgere dal passato.