Alcaraz-Sinner, sentenza appena arrivata: è pazzesco - Sportitalia.it (screen Youtube)
Due strade opposte, stesso obiettivo: dominare il 2025 del tennis mondiale. Ma per ora, tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, a spuntarla è ancora l’azzurro.
E non è un dettaglio da poco se si considera che l’altoatesino non gioca un match ufficiale da oltre due mesi, causa squalifica, mentre il talento di Murcia ha avuto campo libero nei principali tornei di inizio stagione. Eppure, Alcaraz ha steccato. Sia a Indian Wells che a Miami, il cammino si è interrotto troppo presto: prima lo scivolone contro Draper, poi la sconfitta con Goffin, due risultati che pesano nel bilancio di un avvio di stagione ben al di sotto delle attese. Il talento resta indiscutibile, ma l’impressione è che qualcosa ancora non giri nel verso giusto.
Nel frattempo, Sinner osserva e prepara il rientro. Lo farà sulla terra, con un passaggio chiave a Roma prima dell’assalto al Roland Garros, consapevole di avere ancora dalla sua la vetta del ranking ATP. Il numero uno non si tocca, almeno per ora, e il fatto che lo sia restato nonostante lo stop è un segnale fortissimo: chi vuole la corona dovrà strappagliela, sul campo. Intanto, a Monte Carlo, toccherà ad Alcaraz dimostrare di saper reggere il peso delle aspettative, proprio come l’altro inseguitore al secondo posto, Alexander Zverev.
Nel duello più appassionante del tennis moderno, quello tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, c’è chi inizia a vedere una netta separazione dei valori. Se da un lato gli scontri diretti pendono ancora a favore dello spagnolo, dall’altro il campo – negli ultimi mesi – ha raccontato un’altra storia. La sensazione, condivisa da molti addetti ai lavori, è che l’azzurro abbia trovato una continuità mai vista prima nel suo gioco, tanto da elevarsi come riferimento assoluto del circuito. Un concetto ribadito anche da Renzo Furlan, ospite di Sky Tennis Club. Secondo l’ex coach di Jasmine Paolini, i due giovani fuoriclasse sono i migliori interpreti del tennis attuale su ogni superficie, ma con una differenza ormai evidente.
Furlan non ha usato mezzi termini: “Vedo un Alcaraz che va un po’ a fasi alterne, mentre Sinner ha trovato – a parte che ora è fermo e speriamo che quando rientri ritrovi subito la condizione ottimale – una continuità di rendimento che è spaventosa”. Il passaggio chiave, secondo Furlan, arriva da un episodio emblematico: l’intervista post-finale degli Australian Open, con Zverev che ammette pubblicamente la netta superiorità di Sinner. Un segnale che per l’ex tennista dà la misura reale del valore dell’azzurro. Il tempo dirà se Alcaraz saprà rispondere, ma oggi la sensazione è che sia l’italiano ad aver preso in mano le redini del circuito…anche da fermo.
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