Ultim'ora pazzesca, Sinner: nuova denuncia (Screen youtube) - Sportitalia.it
Si aggiunge un nuovo capitolo che riguarda Jannik Sinner: presentata la denuncia, arriva anche la risposta immediata
“Quel che sto vivendo è ingiusto“. Jannik Sinner non mente, racconta le sue difficoltà per i tre mesi di squalifica, anche se ammette anche di aver avuto tempo per godere cosa c’è oltre il tennis e per conoscersi meglio.
La squalifica sta ormai volgendo al termine ed il mondo del tennis si prepara a riabbraccia il suo numero 1. Il campione altoatesino tornerà a Roma da leader del ranking ATP, a meno che Zverev non compia l’impresa e vinca tutti i tornei che disputerà da qui a maggio. Ipotesi di difficile realizzazione ed allora quando arriverà il momento del sorteggio, Sinner sarà la testa di serie numero 1.
Un ruolo che spera di poter mantenere fino al Roland Garros, secondo Slam dell’anno: sulla terra rossa, il 23enne di San Candido vuole dare un’altra dimostrazione del suo talento e garantirsi uno dei due Major che ancora mancano nella sua bacheca. Proprio gli Slam sono l’oggetto di una protesta degli atletici che vede tra i protagonisti lo stesso Sinner e anche Jasmine Paolini per gli italiani. Oltre a loro a firmare la lettera inviata dai tennisti ai quattro principali tornei del circuito ci sono i più forti al mondo: da Zverev ad Alcaraz, da Fritz a Ruud e poi, in campo femminile, anche la Sabalenka, Iga Swiatek, Jessica Pegula e Madison Keys.
I tennisti si sono riuniti per presentare la loro denuncia su alcuni aspetti del tennis che non condividono e che vorrebbero cambiare.
La missiva di protesta è indirizzata a Craig Tiley degli Australian Open, Stephan Morel del Roland Garros, Sally Bolton per Wimbledon e Lew Sherr per gli US Open. Nella lettera vengono presentate alcune richieste per migliorare la condizioni dei giocatori. Si va da un contributo che gli organizzatori degli Slam dovrebbero garantire ai programmi di welfare destinati ai giocatori ad una percentuale più appropriata dei profitti di torneo da destinare ai giocatori.
Me nella lettera si chiede anche un maggior coinvolgimento dei tennisti nelle decisioni che influenzano la competizione o che riguardano la salute degli stessi giocatori. Una serie di richieste che i tennisti vorrebbero discutere in un meeting che si dovrebbe organizzare a Madrid in occasione del Masters 1000 che si disputerà nella Capitale spagnola. Una presa di posizione importante che arriva dopo la denuncia della PTPA, il sindacato dei giocatori fondato da Djokovic (tra i firmatari della lettera), che aveva però sollevato polemiche e contrarietà da parte di alcuni tennisti per i modi e gli argomenti toccati.
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