Jannik Sinner ha parlato in esclusiva a Sky Sport. Ha iniziato dalla scelta concordata con la Wada. “Non ero convinto che fosse la cosa migliore. Abbiamo avuto poco tempo per decidere cosa fare, credo però che alla fine si dovesse scegliere il male minore ed è quello che ho fatto. A volte però ritengo di essere stato vittima di una grossa ingiustizia: vero è che poteva andare molto peggio, quindi quando ci penso mi dico che alla fine va bene così”.
“Poteva essere un’ingiustizia ancora maggiore, quindi è andata così. Ero molto fragile perché sono successe cose che non mi sarei mai aspettato che potessero succedere, con reazioni dentro di me inattese. Direi una bugia se non ammettessi quello che ho provato, risulterei una persona senza emozioni o sentimenti. Invece ogni anno si impara qualcosa di nuovo e questo ultimo anno mi è servito per conoscere meglio me stesso, come sono come persona e il mio valore come persona”.