È ancora in vetta al mondo, ma la ferita resta aperta. Jannik Sinner, il volto pulito del tennis moderno, ha dovuto fare i conti con il suo primo vero terremoto mediatico.
La squalifica di tre mesi, patteggiata con la WADA per la positività al Clostebol, sembra non aver scalfito la tenuta mentale di Sinner. Una vicenda che però ha scosso l’ambiente non solo per il nome coinvolto, ma per la modalità con cui è stata gestita. Il patteggiamento, arrivato senza clamori, ha sollevato un vespaio. Alcuni colleghi hanno storto il naso, accusando il sistema di aver trattato Sinner con i guanti bianchi. Il caso è addirittura finito nelle carte di una causa legale intentata dal sindacato di Djokovic, che ha usato il nome del numero uno al mondo come esempio di “disparità di trattamento” rispetto ad altri tennisti.

Nel frattempo, Sinner ha scelto il silenzio. Nessuna intervista, nessuna replica alle polemiche. Ha incassato e ha continuato ad allenarsi lontano dai riflettori, nei circuiti non ufficiali, perché da regolamento non può allenarsi con giocatori tesserati o in ambienti affiliati. Il ritorno in campo è fissato per il 4 maggio, con il rosso della stagione europea pronto a rivelare se questo inciampo sarà davvero solo un episodio isolato. Intanto le polemiche non si placano e ora ci si è messa anche la madre di Rune.
Caso Clostebol, la madre di Rune sbotta
Sui social è scoppiata una nuova miccia attorno al caso Sinner e alla squalifica patteggiata con la WADA. A riaccendere il dibattito è stata Aneke Rune, madre del tennista danese Holger Rune, coinvolta suo malgrado in un’ondata di polemiche innescate da un utente sulla piattaforma X. Secondo quanto riportato in un post virale, la donna avrebbe insinuato che la squalifica di Sinner fosse stata “calcolata” a tavolino, arrivando a sostenere: “Quanto è utile che la squalifica arrivi proprio in mezzo a due Slam? Sicuramente c’è stato un accordo con la WADA. Credo che mio figlio Holger sia stato derubato degli Australian Open quest’anno”.

Parole pesanti, che però Aneke Rune ha prontamente smentito, intervenendo direttamente sui social: “Smettetela di diffondere costantemente informazioni false”. Non è la prima volta che la madre del giovane talento danese prende posizione sul caso Sinner: già alcune settimane fa, aveva spiegato pubblicamente quanto fosse “facile assorbire accidentalmente il Clostebol se utilizzato da terzi”, mostrando comprensione e supporto per l’italiano. L’episodio dimostra come il caso Sinner sia tutt’altro che archiviato nella percezione pubblica, continuando a generare tensioni, sospetti e interpretazioni, forse per una manciata di cilc in più. Anche a mesi di distanza, le polemiche sembrano tutt’altro che spente.