Il pilota della Ferrari un fiume in piena. Ha raccontato tutto prima del Gran premio di Suzuka: “È stato davvero impressionante”
Hamilton non ha vinto 7 Mondiali di Formula 1 così per caso. Quando parte, poi è difficile fermarlo. Sia in pista, dove finora non ha rispettato le attese ad eccezione della Sprint in Cina e a causa di una Ferrari non all’altezza dei diretti avversari, che fuori. Ovvero davanti a telecamere e microfoni.

All’inglese ancora brillano gli occhi quando si parla dell’incredibile accoglienza ricevuta a Maranello dal team e dai tifosi della ‘Rossa’. Non solo questo. Rispondendo ai media alla vigilia del GP di Suzuka, in programma domani, il 40enne di Stevenage ha rivelato qual è la cosa della Ferrari che l’ha impressionata più di tutte.
“La sorpresa più grande – ha svelato Hamilton – è stata vedere le dimensioni della fabbrica“. L’ex Mercedes non aveva mai visto nulla di simile: “Certo, lì accanto costruiscono anche le auto da strada, quindi è come se fosse un unico team, tutti in rosso”.
Il primo giorno a Maranello sarà rimasto a bocca aperta: “È un’organizzazione enorme – ha sottolineato – Vedere poi quanto tutti all’interno, tutte le cinquemila persone che vi lavorano sian appassionati di corse e orgogliosi di quello stemma e di essere parte del team… Vedere tutto ciò in prima persona e vederlo dentro è stato davvero impressionante. Davvero non avevo mai visto nulla del genere prima, a quel livello”.
Hamilton e la Ferrari di colore nero: il retroscena
A proposito del ‘battesimo’ a Maranello di Hamilton, l’altro giorno ‘Autosprint’ ha tirato fuori un retroscena molto curioso che ha generato non poche polemiche. Riassumendo il tutto: il britannico avrebbe voluto fotografarsi con alle spalle una F40 di colore nero e non rosso fuoco. Non, appunto, rosso Ferrari.

Come sostiene Fulvio Solms, il sette volte campione del mondo l’avrebbe voluta nera perché così avrebbe potuto trasmettere il suo messaggio di lotta alle discriminazioni razziali. In poche parole che la Ferrari è lui e soltanto lui.
La Ferrari, tuttavia, gli ha risposto con un due di picche: “Gli hanno detto di no – ha scritto – non tanto perché al momento una F40 non fosse disponibile nel reparto Ferrari Classiche, quanto per una questione di principio“. La Ferrari è un po’ come il Real Madrid nel calcio, la filosofia è quella: niente e nessuno può essere più importante del Real e della Ferrari stessa. Nemmeno uno come Hamilton…