Un trionfo per il compagno e grande rivale Pecco Bagnaia. L’ultimo a riuscirsi era stato Pedrosa nel 2017 a Valencia
La caduta ad Austin e la perdita del primo posto, a vantaggio peraltro del fratello Alex, non può certo togliere il sorriso a Marc Marquez. Tantomeno l’etichetta di strafavorito alla vittoria del Mondiale MotoGP, eventualmente il nono titolo in carriera come il suo ex grande avversario Valentino Rossi.

L’uscita di scena di Marquez dal GP delle Americhe, per giunta in quel modo e con il successo praticamente in tasca, continua però a far discutere. Lo spagnolo ha toppato proprio sulla pista in cui è da sempre il numero 1, pressoché imbattibile. La sua preferita, quella dove ha spadroneggiato da quando corre sulle due moto, in particolare nella massima categoria.
Oltre al danno, la beffa per Marquez: ad Austin ha vinto Bagnaia, compagno sì in Ducati ma soprattutto il suo primo grande rivale se escludiamo il fratello Alex e un Jorge Martin ancora fuori causa per infortunio. Peraltro Pecco ha battuto un record che si portava dietro il 32enne catalano: in pratica erano 8 anni che non perdeva un GP contro un suo compagno di team.

L’ultimo a riuscirci fu Dani Pedrosa nel 2017, ai tempi Marquez correva con la Ducati e venne sconfitto dal connazionale, da sette stagioni collaudatore della KTM, nel Gran premio di Valencia. Fu una sconfitta indolore, visto che arrivò terzo e vinse comunque il suo sesto Mondiale sconfiggendo Dovizioso.
GP Austin, Marquez e il cambio moto prima della partenza: il video e la strategia concordata con Rigamonti
Tornando ad Austin, l’account Instagram della MotoGP ha tirato fuori il video del dialogo con il suo ingegnere di pista Rigamonti sette minuti prima del via e a 4 dal cambio di moto. Un cambio non pensato al momento, ma ben studiato prima che però non ha sortito gli effetti sperati, anche perché è stato subito emulato da altri piloti.
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“Questa moto deve essere rain (per la pioggia ,ndr)). L’altra deve essere con le slick (gomme lisce, ndr)”, dice Marquez a Rigamonti, il quale avvisa i meccanici ai box. Marc chiede poi conferma all’ingegnere Tardozzi: “Se ora vado a prendere l’altra moto, poi parto dalla pitlane in ultima posizione, giusto? Senza long lap penalty?”.
Tardozzi dà la risposta che lui si aspettava, o che voleva sentirsi dare. Marquez è insomma sicuro che quella sia la strategia giusta, e nel corso dell’inno si avvicina nuovamente all’ingegnere di pista dicendogli nell’orecchio “andiamo ai box quando mancano 3 minuti, se resta così. Tu non dire nulla”.