Il mondo dello sport è in lutto: la sua inaspettata scomparsa ha creato grande sconforto. L’annuncio ha spiazzato tutti.
La notizia ha scosso l’intero ambiente, gettando tutti gli amanti dello sport estremo nello sconforto. Chi lo conosceva e chi ha avuto modo di lavorare con lui in passato è rimasto attonito dinanzi all’annuncio della sua prematura scomparsa. Una morte improvvisa quanto scioccante, sia per le circostanze che l’hanno accompagnata che per l’impatto emotivo che ha generato. Il mondo dello sport estremo piange la scomparsa di Carlos Suárez.
Il mondo dello sport estremo perde una delle sue icone: l’episodio è stato traumatizzante
La tragica notizia della morte di Carlos Suárez ha scosso tutto il panorama dello sport estremo, specialmente quello spagnolo. Stando alle ricostruzioni, il 52enne ha perso la vita a causa della mancata apertura del paracadute durante le riprese di un film a La Villa de Don Fadrique, una località della provincia di Toledo. Il triste episodio è avvenuto dopo che Carlos Suárez e altri quattro stuntman si sono lanciati da una mongolfiera. Questo per girare una scena del Film, “La Fiera”.
Tuttavia, per cause non ancora accertate, il paracadute dello spagnolo non si è aperto. Dopo quanto successo, sul posto si sono recati agenti della Guardia Civil, i vigili del fuoco della stazione di Villacañas e un’unità mobile di terapia intensiva. Nonostante ciò, l’impatto è stato violento e l’intervento dei sanitari non è servito a salvare la vita di Carlos Suárez. Secondo le prime diagnosi dei servizi d’emergenza, il paracadute “non si è aperto durante il salto” e l’uomo è morto dopo la brutta caduta.
“Stavano girando la scena di un salto da una mongolfiera”, ha dichiarato sindaco di La Villa de Don Fadrique, Jaime Santos. In un comunicato, invece, le case produttrici Atresmedia Cine e Mod Producciones hanno specificato: “Le manovre si stavano svolgendo nel rispetto di rigorose misure di sicurezza”. Le stesse compagnie legate al film hanno anche espresso le più sentite condoglianze a famiglia e amici dello sportivo.

Il tragico episodio ha mandato nello sconforto tutti, anche uno dei più cari colleghi di Carlos Suárez, Alex Txikàn, che tramite il proprio account X ha postato: “Carlos. AMICO, che vuoto immenso ci lasci. Le nostre avventure, il tuo sorriso costante e la tua granda attitudine verso la vita rimarranno per sempre nella mia memoria”.
Suárez aveva una passione irrefrenabile per gli sport estremi. Non a caso, praticava regolarmente la B.A.S.E. Jumping, l’arrampicata e il paracadutismo. Inoltre, era un esperto alpinista, ma anche uno scrittore e un trail runner. Carlos Suárez nutriva questa sua forte passione per la montagna e la natura in sé dall’età di 13 anni. Lo spagnolo ha praticato l’arrampicata in gruppo e in solitaria con e senza corda.
È stato uno dei primi scalatori a conquistare la parete ovest del Naranjo de Bulnes, oltre ad essere diventato tre volte campione di arrampicata sportiva nella categoria velocità. Ha scalato il Cho Oyu e ha tentato il K2. Non vanno dimenticate neanche le imprese nell’Himalaya e in Patagonia.