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Batosta Sinner, aumenta la squalifica: problema enorme

Jannik Sinner pregusta il ritorno in campo, ma intanto continuano le indiscrezioni sulla sua squalifica: l’aumento sarebbe un problema enorme

Quanto è difficile essere il numero 1 al mondo. Jannik Sinner lo ha scoperto sulla propria pelle e no, non parliamo di campo. Lì, pur non giocando da due mesi, per l’italiano le cose vanno a gonfie vele.

Sinner in campo
Batosta Sinner, aumenta la squalifica: problema enorme (Screen Youtube tie Break) – sportitalia.it

Primo nel ranking almeno fino a Roma, grazie alle sconfitte in serie di Zverev e Alcaraz, i suoi più diretti inseguitori. Il tedesco e lo spagnolo non hanno approfittato dello stop forzato del rivale, magari schiacciati dalla pressione di potersi prendere la prima posizione nel ranking. I problemi però arrivano fuori dal campo, nel saper gestire la popolarità e soprattutto le discussioni sempre presenti sul proprio nome.

Un aspetto che è diventato ancora più difficile con il caso clostebol e la squalifica patteggiata con la Wada. Sinner ha sempre risposto con il silenzio alle polemiche sul suo conto, ma certo il peso che si è portato dietro è stato grande e quasi tutti sono concordi nel dire che la sua capacità di isolarsi è stata decisiva per i suoi trionfi. Ne parla anche Adriano Panatta, a margine dell’evento ‘Un campione per amico’.

Sinner, Panatta: “Squalifica più lunga un problema”

Secondo l’ex tennista lo stop forzato potrebbe rivelarsi anche un vantaggio per Sinner: “Da quel che so sta sfruttando la pausa al meglio. Arriverà sulla terra pronto perché avrà avuto la possibilità di allenarsi a lungo“.

Panatta a Propaganda live
Sinner, Panatta: “Squalifica più lunga un problema” (Screen Youtube La7) – Sportitalia.it

Panatta mostra ottimismo per il futuro di Sinner, anche se non manca di sottolineare quanto avrebbe potuto rappresentare un ostacolo una squalifica di altro tenore: “Ho fiducia. Tre mesi di squalifica non sono molti: di più sarebbe stato un problema“. Invece così ha potuto “allenarsi in un certo modo, migliorando l’aspetto fisico e il gioco“.

L’ex tennista torna poi sull’argomento squalifica: “Non c’entra nulla ed ha fatto bene a patteggiare perché non sai mai dove vai a finire con la Wada. È un ragazzo intelligente e maturo, con il suo comportamento è un esempio per tutti gli sport. Forse – conclude Panatta – è anche troppo perfetto“.

Una perfezione che ora dovrà dimostrare in campo quando a maggio potrà tornare nuovamente a giocare. Lo attende Roma e il suo pubblico,  pronto ad un’accoglienza all’insegna dell’affetto e dell’entusiasmo. Per dimenticare i tre mesi di stop e una squalifica che Panatta ritiene ingiusta.

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