Calcio

Inter, Marotta: “Triplete? Non ne parlo… ma la storia del club impone obiettivi ambiziosi”

Il presidente dell’Inter, Beppe Marotta, ha rilasciato dichiarazioni a Mediaset poco prima della semifinale d’andata di Coppa Italia contro il Milan. In un momento cruciale della stagione, con i nerazzurri ancora in corsa su più fronti, Marotta ha espresso ottimismo e ambizione, senza sbilanciarsi su traguardi eccessivi. Le sue parole arrivano in un contesto di grande attesa per la stracittadina, primo passo verso una possibile finale, e riflettono la determinazione di un club che vuole lasciare il segno.

Marotta, Ausilio e Inzaghi (LaPresse) – Sportitalia.it

Inter obiettivo Coppa Italia: un primo passo verso la gloria?

Marotta ha evitato di parlare di Triplete, ma non ha nascosto le intenzioni dell’Inter: “Il primo obiettivo è essere presenti su tutti i fronti e ci siamo”. La semifinale contro il Milan rappresenta l’inizio di un percorso che potrebbe culminare con il ritorno alla finale di Coppa Italia. “Siamo contenti di recitare un ruolo da protagonisti”, ha aggiunto, sottolineando come la squadra voglia competere su ogni competizione. Riguardo alle parole del sindaco Sala sullo scetticismo per San Siro, Marotta ha chiarito: “Non era riferito al progetto, ma a un deficit dei club di Serie A rispetto all’Europa. Serve un commissario per gli stadi”. L’ambizione comunque è vincere, a partire dalla Coppa Italia.

Rose ampie e calendario: le sfide del calcio moderno

Il presidente nerazzurro ha poi affrontato il tema delle rose e del calendario fitto: “Il gioco è più intenso, gli infortuni aumentano. Serve buon senso tra club e federazioni per un calendario più equo”. Con una stagione che potrebbe toccare le 55 partite, incluse le prospettive del Mondiale per Club, Marotta ha evidenziato la necessità di rose più ampie: “Gli scontri sono maggiori, gli infortuni traumatici pure”. Su Paratici al Milan, ha glissato: “Decideranno loro, non mi fa effetto”. L’Inter guarda avanti, pronta a tutto.

Stefano Francesco Utzeri

Classe 1993, nativo digitale sedotto dai Beatles e Marty McFly, cerco di raccontare il mondo a modo mio, al massimo delle mie possibilità. Laureato in Comunicazione nel 2018, e poi in Giornalismo nel 2020, ho collaborato con diverse realtà del territorio nazionale avendo studiato in Emilia-Romagna, ma il mio cuore è a Cagliari.

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