Alla vigilia della semifinale di andata della Coppa Italia, Vincenzo Italiano ha parlato in conferenza stampa a Casteldebole della storica sfida del suo Bologna contro l’Empoli.
Alla vigilia di una partita che Bologna attende da 26 anni, lei conosce bene le semifinali. L’errore da evitare è pensare di avere la finale a portata di mano.
“Di certo non commetteremo quell’errore. Quando si arriva a giocare una semifinale, si sa che il percorso dell’avversario è stato altrettanto difficile e non possiamo illuderci che per noi sarà diverso. Affrontiamo una squadra di qualità e talento, e su quel campo, personalmente, ho sempre trovato grandi difficoltà. Sarà una sfida dura, da affrontare con la massima concentrazione. L’obiettivo è dare un senso alla gara di ritorno, disputando una partita al massimo delle nostre capacità per ottenere un risultato positivo che ci metta nelle condizioni migliori per i successivi 90 minuti“.

Cosa pensano i giocatori della Coppa Italia? Che valore ha per lei questa competizione?
“In conferenza avevo detto che avremmo dato tutto per chi non poteva essere presente, e così è stato. Ringrazio i tifosi che ieri sono venuti al centro sportivo: il loro sostegno ci dà una spinta incredibile e dobbiamo ripagarlo dando ancora di più. È bellissimo essere arrivati fin qui, c’è grande orgoglio per questa semifinale e dobbiamo giocarci tutte le nostre carte per raggiungere il massimo traguardo. Abbiamo conquistato una posizione di classifica importante e faremo di tutto per mantenerla, ma ora la priorità è la partita di domani: è troppo importante, in palio c’è una finale. Sono tanti anni che il Bologna non raggiunge un traguardo così prestigioso, e ho visto i ragazzi concentratissimi“.
Castro sarà assente domani. Chi guiderà l’attacco?
“Santi non sarà della partita, non ha senso rischiarlo, ma domani sarà con noi a tifare. Dallinga a Venezia non era partito benissimo, ma poi l’ho visto in crescita, attivo. Dopo tanto tempo fuori non è mai facile ritrovare il ritmo, ma abbiamo fiducia in lui. L’attacco è affidato a giocatori che si stanno muovendo bene, e vedere il gol confezionato da quei tre davanti è stato un bel segnale. Da qui alla fine tutti saranno chiamati a dare il massimo“.
Skorupski o Ravaglia?
“Non lo so ancora, dipende dal momento. Lukasz sta attraversando un periodo di forma straordinario, ma valuteremo. Fede è un ragazzo affidabilissimo, siamo coperti in porta. Lukasz è in uno stato di grazia eccezionale“.
Qual è l’aspetto in cui Orsolini è migliorato di più?
“Ha una qualità che pochi possiedono: la capacità di essere decisivo. Lo ha dimostrato ancora una volta. Io non ho fatto nulla di particolare, ho solo cercato di metterlo nelle condizioni migliori per segnare i gol che ha realizzato in queste stagioni“.
Quanto le piacerebbe arrivare in finale?
“Tantissimo. Dopo aver visto la gente ieri, bambini, famiglie, donne e anziani, la voglia è triplicata. Il loro entusiasmo ci dà una spinta in più per vincere. Già desideravo questa finale, ora ancora di più. Arrivare così in fondo è sempre un motivo di orgoglio“.
La forza del Bologna è che gli avversari non sanno mai chi verrà schierato sulle fasce d’attacco.
“Alcuni giocatori stanno ancora recuperando dalla partita di sabato, ma abbiamo alternative e possiamo schierare chi non ha giocato. Decideremo anche in base alle condizioni di domani mattina“.
Se a luglio le avessero detto che avrebbe giocato una semifinale?
“Ci speravo. La società mi ha parlato di questo obiettivo fin dall’inizio e mi fa piacere vederli felici e soddisfatti del nostro percorso. Ora dobbiamo giocarci tutte le nostre carte“.
Quanto incide il fatto che l’Empoli abbia spesso schierato tanti giovani in questa competizione?
“Bacci, Marianucci, Tosto, Konatè… giocatori che sono arrivati in semifinale di Coppa Italia e che possono mettere in difficoltà qualsiasi avversario. Conosciamo il valore dell’Empoli, sarà una partita difficile su un campo complicato, dove tutti faticano. Sono certo che sarà una sfida dura e combattuta“.
Aebischer troverà spazio?
“Michel è stato fondamentale a Verona per quella vittoria. Parliamo di giocatori sempre pronti a dare una mano, che sfruttano al meglio i minuti a disposizione. A centrocampo siamo in tanti e molti stanno bene, ma le sue qualità in certe situazioni sono preziose. Sta recuperando condizione, così come El Azzouzi e altri, ma è consapevole che alcuni compagni sono più avanti di lui fisicamente. Dovrà lavorare per mettersi al passo, ma se avrò bisogno, lui è il primo della lista“.