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Zanardi, il rimpianto più grande: tifosi disperati

È stato il più grande rimpianto di Alex Zanardi non ci sono dubbi: i tifosi ancora oggi non ci possono credere. 

Alex Zanardi ha dimostrato che, nonostante tutto, l’importante nella vita è crederci e continuare a combattere. Anche quando il destino sembra essere avverso e mette a dura prova.

Zanardi
Zanardi, il rimpianto più grande: tifosi disperati (screenshot YouTube) – sportitalia.it

Nella sua lunga carriera, da uno sport all’altro, c’è probabilmente un unico grande rimpianto. Un evento sportivo a cui non ha potuto mai partecipare ma in cui avrebbe di sicuro ottenuto un grande successo. Avrebbe fatto sognare tutti i suoi tifosi.

Alex Zanardi e il rimpianto più grande del simbolo italiano

Per Alex Zanardi, uno dei più grandi rimpianti della sua vita è non aver mai potuto prendere parte alla leggendaria Indianapolis 500. Una gara che, per chi ama il motorsport, rappresenta un sogno da capogiro, un traguardo che segna una carriera. Zanardi, icona dello sport italiano e mondiale, ha conquistato tanto nella sua vita, ma quella corsa americana resta un capitolo mai scritto, un desiderio rimasto sospeso come un’auto che sfreccia senza tagliare il traguardo.

Chi conosce la storia di Alex Zanardi sa che la sua carriera sportiva è stata un viaggio straordinario, fatto di imprevisti e di pura determinazione. Nato a Bologna nel 1966, Zanardi ha lasciato il segno in Formula 1, nel Campionato CART e persino nel para-ciclismo, dove ha raccolto medaglie olimpiche con una tenacia che fa venire i brividi. Eppure, tra i trofei e le vittorie, c’è quel rimpianto che ogni tanto riaffiora: non aver mai corso la Indy 500.

Zanardi intervistato
Alex Zanardi e il rimpianto più grande del simbolo italiano (screenshot YouTube) – sportitalia.it

Questa gara, che si tiene ogni anno sul circuito ovale di Indianapolis, è considerata una delle competizioni più prestigiose al mondo. Insieme alla 24 Ore di Le Mans e al Gran Premio di Monaco. Per un pilota come Zanardi, abituato a sfidare i limiti, non esserci mai stato deve essere stato un pensiero che punge come un sassolino nella scarpa.

La Indianapolis 500 non è solo una corsa. È un evento che unisce la storia delle corse all’adrenalina, visto che si corre ad una velocità importante. Su un tracciato ovale dove ogni curva è un rischio calcolato. Per Zanardi, che negli anni ’90 ha dominato la CART – il campionato americano che includeva gare simili – partecipare alla Indianapolis 500 sarebbe stato il coronamento naturale di un percorso già brillante. Eppure, il destino ha voluto diversamente.

In un’intervista rilasciata in passato, Zanardi ha anche confessato che gli sarebbe piaciuto provare l’ebbrezza di quelle 500 miglia. Anche solo per sentire il rombo del motore e l’energia di una gara unica. È un pensiero che aumenta ancora di più i rimpianti per quello che poteva essere e non è stato.

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