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Juve, mossa di Elkann: zero margine d’errore

Si potrebbe dire che un allenatore non fa primavera. Come ha detto chiaramente lo stesso Igor Tudor durante la sua presentazione da allenatore della Juventus, il solo senso di appartenenza non basta: spetta a tutto il club trovare soluzioni per vivere meglio il finale di stagione. L’ambiente juventino però si è compattato: il tifo organizzato è tornato a sostenere la squadra dopo la contestazione delle ultime settimane e la squadra è tornata a vincere, anche se la prestazione contro il Genoa è migliorabile.
L’assist di Igor Tudor per il gol del vantaggio della Juventus contro il Genoa
L’inseguimento della Juve sul quarto posto del Bologna è l’unica traccia da tenere a mente in questo momento: andare oltre con i pensieri sarebbe sbagliato, anche se il rafforzamento patrimoniale avanzato da Exor, dunque dalla proprietà, è una bella prova di forza che azzera i dubbi sulla solidità del club in qualsiasi modo si concluderà la stagione. È evidente che a questo punto Elkann voglia vedere una reazione da parte di tutti, dirigenza compresa: ma l’intenzione è quella di blindare il progetto anche in prospettiva.
John Elkann, presidente di Stellantis (Stellantis)
John Elkann, presidente di Stellantis (Stellantis foto) – www.sportitalia.it
Il possibile rafforzamento patrimoniale fino a 110 milioni, da far rientrare in caso di necessità con un aumento di capitale, libera dalla necessità di svendere i talenti e assicura risorse per il mercato. Dunque il finale di stagione servirà non solo a fare di tutto per centrare la prossima Champions League, ma anche per dimostrare che il valore della rosa allestita quest’anno non sia così lontana dai risultati che ci si era prefissati a inizio anno. Il cambio dell’allenatore è stato un tentativo ultimo di salvare il salvabile, senza margine d’errore.
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