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Incubo Paolini, urla disperata: cosa è successo

La Paolini è senza dubbio il presente e il futuro del tennis italiano femminile, da un lato c’è Sinner, dall’altro lei, sempre sorridente e con la grinta di una leonessa.

A suon di risultati, la tennista toscana ha scalato il ranking WTA fino a raggiungere la posizione numero 6 del mondo, il suo miglior piazzamento in carriera, e attualmente è la miglior azzurra del circuito. Un traguardo importante, frutto di un percorso di crescita costante che l’ha vista trasformarsi da outsider temibile a presenza fissa nei tabelloni finali dei grandi tornei. Classe 1996, la Paolini ha ottenuto i suoi primi successi importanti nel 2021, quando ha vinto il suo primo titolo WTA a Portorose, battendo Alison Riske in finale.

Jasmine Paolini
Incubo Paolini, urla disperata: cosa è successo – Sportitalia.it (screen Youtube)

Da allora, è stata protagonista di un’ascesa solida e determinata. Nel 2024 è arrivata la consacrazione: finale nel WTA 1000 di Dubai, semifinale a Indian Wells e una nuova grande cavalcata anche a Miami 2025, dove si è spinta fino alle semifinali, confermando di essere ormai tra le più complete e temute del circuito. A fermarla però, è stata Aryna Sabalenka, attuale numero uno del mondo che pare essere un robot indistruttibile. La bielorussa si è rivelata semplicemente troppo forte per chiunque in questo momento e ha messo fine alla corsa della tennista italiana. Nonostante l’eliminazione, Jasmine Paolini esce a testa alta dal torneo, consapevole di appartenere ormai all’élite del tennis mondiale e capace di non mollare mai, come le sue parole hanno dimostrato in campo.

Miami, Paolini è una guerriera: “Almeno proviamo a…”

L’azzurra ha lottato con determinazione, ma nulla ha potuto contro la furia atletica di Aryna Sabalenka nella semifinale del Miami Open. La numero uno al mondo ha di fatto dominato l’incontro con un 6-2/6-2 che non lascia spazio a repliche. Per la Paolini è stata una serata durissima, in cui è emersa tutta la frustrazione di trovarsi davanti un’avversaria che, almeno in questo momento, sembra giocare a un livello semplicemente irraggiungibile. Durante il secondo set, in un momento in cui Sabalenka stava controllando la partita con autorità, Paolini ha conquistato un game importante, portandosi sul 4-2.

Jasmine Paolini
Miami, Paolini è una guerriera: “Almeno proviamo a…” – Sportitalia.it (screen Youtube)

È stato allora che, con uno slancio di orgoglio, si è voltata verso il suo angolo e ha urlato al suo allenatore Renzo Furlan e alla capitana Tatiana Garbin: “Dai, almeno proviamo ad arrivare a tre!” Una frase carica di frustrazione ma anche di spirito combattivo, che fotografa alla perfezione l’impotenza provata dalla toscana davanti allo strapotere fisico e tecnico della bielorussa. Alla fine, nemmeno quel terzo game è arrivato, ma per Jasmine resta la consapevolezza di aver dato tutto e di essere caduta contro la più forte.

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