Matteo Berrettini si è arreso a Taylor Fritz nei quarti di finale dell’ATP 1000 di Miami dopo una battaglia epica durata quasi tre ore. L’azzurro ha giocato alla pari con la testa di serie numero tre, annullando sei match point nel secondo set, ma alla fine ha dovuto cedere con il punteggio di 7-5, 6-7(7-9), 7-5. Nonostante la sconfitta, il romano ha dimostrato di essere tornato ai suoi livelli migliori, un segnale positivo in vista della stagione sulla terra battuta.

Una battaglia di nervi e talento
Berrettini è partito forte, strappando subito il servizio a Fritz, ma l’americano ha risposto con un immediato controbreak. Entrambi i giocatori hanno avuto diverse occasioni per prendere il controllo del match, con Berrettini solido nei colpi da fondo e Fritz bravo a sfruttare le diagonali. Sul 6-5, l’americano ha trovato l’allungo decisivo, aggiudicandosi il primo set 7-5.
Nel secondo parziale, i due tennisti hanno servito in modo impeccabile, arrivando fino al tie-break senza break subiti. Qui Berrettini ha dato prova di grande carattere, annullando sei match point e chiudendo il set poi con due dritti vincenti e portando la sfida al terzo.
Berrettini in crescita, Fritz in semifinale
Il terzo e decisivo set è stato equilibratissimo, con Berrettini che ha annullato più volte le occasioni di break di Fritz. Mentre l’americano, padrone di casa ha lasciato pochissime opportunità a Matteo di fare la differenza sui game in risposta. Tuttavia, sul 5-5, Taylor ha trovato l’allungo decisivo, nonostante la resistenza del tennista romano grazie al servizio, e ha chiuso il match al settimo match point complessivo del suo match. Nonostante la sconfitta, Berrettini può essere soddisfatto della sua prestazione: un anno fa giocava il Challenger di Phoenix, oggi sfida i migliori al mondo. Un ottimo segnale in vista dei tornei sulla terra rossa. Fritz, invece, affronterà in semifinale la giovane promessa ceca Jacob Mensik.