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Juve, le prossime tappe della rivoluzione. Ranieri e l’identikit: c’è un sospettato. Milan, la fretta di Paratici e le valutazioni rossonere

La puntata successiva a quanto abbiamo raccontato la scorsa settimana in merito alla situazione della Juventus, si è portata dietro conferme eloquenti rispetto allo scenario tracciato. Tudor come soluzione ponte, anche al netto delle dichiarazioni di Cristiano Giuntoli e delle ipotesi di progetto ad ampio raggio che i bianconeri vorrebbero affidare a qualcun altro.
Il nome di Conte è un’ipotesi che metterebbe quasi tutti d’accordo, ma che si andrebbe inevitabilmente a scontrare con quel contratto siglato meno di un anno fa con il Napoli al cospetto di un De Laurentiis che diverrebbe automaticamente un interlocutore più che mai ostico, vista la lecita e legittima volontà di non volersi vedere sottratto l’artefice principale della stagione meravigliosa e remunerativa che i partenopei stanno mettendo in piedi.
Ci sarà tempo per entrare nel merito, e per osservare anche le valutazioni da parte della proprietà bianconera nei confronti della linea di comando attuale a livello dirigenziale, che potrebbe essere coinvolta da variazioni e cambi di responsabilità.

Conte intervistato dopo Venezia-Napoli
Antonio Conte, allenatore del Napoli e sogno della Juventus (Screen Youtube Dazn) – Sportitalia.it

Ha fatto inevitabile rumore anche la conferenza stampa di Claudio Ranieri, tramutatasi di fatto da un prequel della sfida contro il Lecce che vedrà i giallorossi impegnati, nel tentativo di continuare a sognare l’Europa nella prossima stagione, ad un “totocandidato” per comprendere chi erediterà il ruolo del tecnico della Roma nella prossima stagione.
Posto che le dinamiche descritte da Claudio Ranieri sono piuttosto suscettibili di evoluzioni difficili da prevedere, in virtù della lista che verrà poi presentata alla proprietà che sarà a sua volta chiamata ad eleggere il prescelto, l’identikit fornito dal testaccino permette di approfondire alcune candidature plausibili e di escluderne altre, anche al di là delle sue dichiarazioni dirette.

Stefano Pioli durante una intervista
Stefano Pioli, allenatore dell’Al Nassr (Screen YouTube Serie A) – Sportitalia.it

A questo proposito si staglia, per deduzione, il profilo di Stefano Pioli. Partendo dai fati di fatto, la notizia è che l’esperienza saudita alla guida dell’Al Nassr da parte dell’ex allenatore del Milan non stia rispettando le aspettative che avevano accompagnato la celebrazione di quel matrimonio. Distanza dalla vetta e risultati a singhiozzo mettono in dubbio la permanenza di Pioli in Arabia Saudita, ed allora il suo nome potrebbe tornare al centro delle discussioni anche tra i nostri confini. Il domino panchine che caratterizzerà l’estate andrà a coinvolgere diverse piazze importanti del nostro calcio, e non è un mistero che il tecnico di Parma fosse stato tra i profili più apprezzati da parte della dirigenza giallorossa anche nel corso di questa stagione: soprattutto quando si decise di porre fine alla disastrosa esperienza di Juric nella Capitale.
La stima tra Pioli e Ranieri è conclamata, fin dai tempi dell’esperienza congiunta di Firenze, uno giocava agli ordini dell’altro e rimase così affascinato dai metodi del suo allenatore al punto da iniziare a prendere in considerazione l’idea di seguirne le tracce professionali a fine carriera. Infine quel passato laziale, che aderisce in maniera abbastanza confacente alla considerazione espressa da Ranieri sull’iniziale diffidenza che il nome prescelto avrebbe potuto generare nell’ambiente. Insomma, una serie di indizi che potrebbero costruire qualcosa di più concreto. L’idea c’è.

Fabio Paratici
L’ex ds della Juve, Fabio Paratici- lapresse – sportitalia

Chiusura dedicata al capitolo Milan, soprattutto in relazione alla scelta del Direttore Sportivo. Le coordinate che stiamo cercando di condividere da qualche settimana, hanno sempre portato ad una decisione tutt’altro che imminente, presumibilmente identificabile nella seconda metà del prossimo mese. Il nome di Fabio Paratici gode di una spinta mediatica molto forte ed è certamente tra i principali nella short list di Giorgio Furlani. Tuttavia, la decisione non è ancora stata presa, ed i dialoghi proseguiranno anche con gli altri professionisti presi in considerazione nelle ultime settimane, Tare e D’Amico compresi, oltre a profili provenienti dall’estero. Il Casting dunque continua, per ragioni tecniche e non solo di progettualità.
Le valutazioni riguardanti Paratici saranno approfondite, anche in relazione alle sue esperienze recenti nel nostro calcio ed a ciò che si sono portate dietro come conseguenza.
Insomma, c’è bisogno di tempo, ed a Casa Milan non vogliono inaugurare il nuovo corso prendendo decisioni affrettate. Tutt’altro.

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