Raffaele Palladino, allenatore Fiorentina
Domenica alle 15 si affronteranno Fiorentina e Atalanta per la 30^ giornata di Serie A. Raffaele Palladino, tecnico della formazione gigliata, ha presentato così il match del Franchi: “Ho tutta la rosa a disposizione tranne Colpani che sta recuperando. Affrontare l’Atalanta è sempre molto difficile, sappiamo la forza dell’avversario e le loro peculiarità. Noi arriviamo con grande concentrazione ed entusiasmo. Ho ritrovato tutti i nazionali bene al rientro. Affronto un grandissimo allenatore: come ci sono i fenomeni in campo ci sono anche quelli in panchina, ovvero Gian Piero Gasperini”.
Che obiettivi ha per queste ultime partite: “Credo nel lavoro, nella crescita. La squadra sta facendo un grande lavoro e mi dà tanta fiducia. Sono felice che i ragazzi abbiano quest’ambizione e stima. Noi abbiamo avuto un colloquio nelle ultime ore, abbiamo fissato degli obiettivi, la squadra ha voluto fissarli, ma rimangono dentro lo spogliatoio. Il segreto ora è pensare partita dopo partita, con la consapevolezza che possiamo giocarcela con tutti“.
Se dovesse scegliere, qualificazione in Champions o vittoria della Conference League: “Non scelgo. Sono ambizioso, voglio andare più in alto possibile, voglio arrivare in fondo alla Conference“.
Dalla Nazionale è tornato un Moise Kean in formato stellare dopo la doppietta alla Germania: “I meriti vanno dati a lui, per il percorso che ha fatto. Il merito poi va anche alla società e ai compagni che lo amano. Lui però ci ha messo del suo. Ha ambizione e maturità. Adesso è un calciatore forte e pronto, è il presente e futuro della Nazionale e può crescere tanto, lavorando. Non deve mai perdere la sua forma fisica”
In città si parla del futuro di due calciatori importanti come De Gea e Kean. Cosa pensa che inciderà di più nella loro decisione sull’eventuale permanenza: “Un calciatore quando deve fare una scelta non guarda i soldi, o meglio non guarda solo quello. Io ho messo sempre davanti l’amore e l’affetto di un posto. Per quanto ne so io sia David che Moise si trovano molto bene, venivano da stagioni difficili. Hanno trovato amore, fiducia e ritrovato il gioco, la passione di questa società. Poi le scelte le faranno loro, sono adulti“.
Lei quando parlava di Albert Gudmundsson diceva che al calciatore mancava una scintilla: è arrivata: “Sì, è arrivata. Ho sempre detto che è dentro al cento percento al progetto. Sta facendo un ottimo finale di stagione. Credo nell’uomo e nel calciatore Albert e siamo felici di averlo con noi. Non c’è solo lui, davanti abbiamo anche Beltran che sta facendo una grande stagione ed è dentro a tutti gli schemi. E mi aspetto che faccia bene anche Zaniolo“.
Avete parlato del futuro di Zaniolo in questi giorni: “Per il futuro ancora non abbiamo deciso nulla, ma Nicolò sta lavorando bene. Io credo tanto in lui anche se non sta trovando tanto spazio ma sono sicuro che farà un ottimo finale”
Cosa pensa di Gasperini? E sulla gara d’andata a Bergamo, lei ha parlato di un punto di svolta della stagione: “Per me è un maestro, mi ha fatto vedere il calcio in maniera diversa. Da lui mi ispiro tanto ma rimane comunque unico, è impossibile fare copia e incolla in un altro contesto. Nel primo tempo di Bergamo, all’andata, ho capito la forza e le potenzialità di questa squadra. Ma ci sono stati altri momenti di svolta. Anche il secondo tempo di Napoli ad esempio, percepivo qualcosa di positivo. Infatti adesso la squadra sta girando alla grande“.
Sente di giocarsi la conferma per il prossimo anno: “Non mi preoccupo di queste cose. Non è una questione personale, non si deve parlare di Palladino, ma di Fiorentina. Se dobbiamo fare un bilancio ora è positivo, perché abbiamo vinto tante partite importanti. Dobbiamo fare uno step ulteriore, ovvero fare più punti con squadre di medio-bassa classifica perché ne abbiamo persi troppi“.
Come si affronta questa Atalanta a cui mancherà Ederson: “Ederson per loro è un calciatore importante. Ma ci sono anche Pasalic, De Roon, Brescianini e tanti altri. Noi dobbiamo pensare a noi stessi. Abbiamo un assetto tattico che funziona per adesso, stiamo facendo bene la fase di non possesso e abbiamo trovato gli automatismi giusti. Ci abbiamo messo un po’, un mesetto, ma la strada è quella giusta“.
Come cambia l’Atalanta senza Retegui: “Prima parlavo di Gasperini che è un fenomeno, sarà un fenomeno anche in questo caso nel riparare all’assenza eventuale di Retegui. Noi siamo ancora in preparazione gara, proveremo tutte le soluzioni, che non sono solo due (con Retegui o senza Retegui) ma tre o quattro. La squadra in questo è matura“.
Il modello Atalanta è replicabile: “L’Atalanta è una grande realtà. Parte dalla società, dai dirigenti che conosco, ma anche da “sotto”. Dai settori giovanili. Poi hanno un grandissimo allenatore. Ma ci vuole un po’ di tempo, sono convinto che questo lavoro si possa fare anche a Firenze, qui ci sono le basi per crescere“.
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