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Notizia straziante, è morto: addio alla storia del club

È stata una leggenda non solo dello sport e per una vita intera ha reso grande non solo una realtà sportiva, ma una città

Una pessima notizia, una di quelle che non vorremmo mai dare. Invece ci troviamo a dover compiangere una figura importantissima dello sport italiano e non solo. Una persona che ha saputo guidare per decenni su decenni un intero movimento.

Quando qualcuno ci lascia, è impossibile non emozionarsi pensando a tuto ciò che è stato. Aneddoti, storie, ricordi e dichiarazioni che racconta ciò che è stato. Insomma, non possiamo far altro che rendere omaggio per l’ultima volta ad un’autentica leggenda.

È scomparsa un’icona dello sport

Aveva 92 anni Giuseppe Vicenzi, una persona che ha saputo fare tantissimo per la propria città. Per decenni ha guidato lo storico gruppo dolciario (era chiamato il “re del biscotto”) oltre ad aver reso grande la Scaligera Basket, portando dai bassifondi della Serie D fino ai successi internazionali.

Notizia terribile, è morto: “Non ti dimenticheremo mai” – Sportitalia.it (screenshot Youtube)


Sotto la sua guida, la Scaligera Basket è passata dalla Serie D agli inizio degli Anni 70 fino alla Serie A. Storici i trionfi successivi come la Coppa Italia, Supercoppa Italiana e la Coppa Korac. Nel 2000 cedette il club ma non si allontanò dallo sport. Dopo il fallimento della sua amata Scaligera, contribuì a riportarla grande.

Gianluigi Pedrollo ha voluto ricordare così Vicenzi, diventato successivamente presidente onorario: “Il presidente, i dirigenti, i giocatori, lo staff tecnico, medico e i collaboratori, con profonda commozione, partecipano al dolore della famiglia per la scomparsa del caro Giuseppe Vicenzi, Presidente Onorario di Scaligera Basket”

Anche Luca Zaia, governatore del Veneto, ha voluto dedicare parole importanti per Vicenzi: Ci lascia un campione della nostra imprenditoria, un uomo che ha fatto conoscere nel mondo la qualità del Made in Veneto. Con Giuseppe Vicenzi se ne va un grande capitano d’industria, ma non solo e di lui mi piace ricordare che, dopo una vita di successi, il giorno in cui aveva compiuto 90 anni aveva deciso di portare a Verona, la sua città, le ultimissime tecnologie per la riabilitazione delle persone affette da demenza, finanziando alla Fondazione Pia Opera Ceccarelli un polo scientifico-neurologico connesso col San Raffaele di Milano”. 

“E lo aveva fatto – conclude Zaia – come a chiudere un cerchio, nel ricordo della sua mamma che da piccolo lo mandava, ad ogni Epifania, a consegnare i savoiardi ai degenti dell’Istituto che allora non potevano godere né di piccole né di grandi ricchezze materiali e umane. Questo era Giuseppe Vicenzi, la cui eredità continua a vivere nelle persone che ha amato e nelle grandi azioni generose di cui è stato capace”.

Christian

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