L’assenza di Jannik Sinner continua a far rumore, dentro e fuori dal campo. Il numero uno del mondo, fermo da oltre un mese a seguito della squalifica patteggiata con la WADA, rientrerà ufficialmente il 7 maggio agli Internazionali d’Italia, ma intanto il circuito ATP si interroga.
Lo fa a ogni torneo, come accaduto a Miami, dove l’uscita precoce di Alcaraz e la mancanza del campione altoatesino hanno reso l’evento meno incisivo dal punto di vista mediatico e sportivo. La verità è che Sinner manca eccome, e non solo ai tifosi italiani. La sua figura sta diventando sempre più centrale anche a livello di percezione globale: porta pubblico, genera contenuti, solleva discussioni, e soprattutto ha spostato gli equilibri in vetta al tennis mondiale. C’è però anche un’altra faccia della medaglia.

Alcuni tennisti – e ormai non c’è neanche più bisogno di fare i nomi – non hanno nascosto fastidio per una vicenda che, seppur chiarita dalla WADA come priva di dolo, ha lasciato strascichi. La sensazione diffusa nel circuito è che Sinner, per evitare una lunga battaglia legale, abbia preferito chiudere il caso con tre mesi di stop, ma questo ha sollevato più di un sopracciglio tra colleghi e addetti ai lavori: la gestione da parte dell’antidoping è finita nella bufera più volte. La pressione su di lui sarà altissima, e il Foro Italico sarà il primo vero banco di prova dopo settimane di silenzio e attesa. Roma si prepara ad accoglierlo da re, ma il ritorno sarà tutt’altro che scontato. Su Sinner grava un peso enorme e Carabelli, a quanto pare, ne sa qualcosa.
Squalifica Sinner, Carabelli svela: “Sinner è piuttosto arrabbiato”
Camilo Ugo Carabelli, reduce da un periodo positivo tra Rio, Santiago e Miami, si è espresso anche sul caso che ha segnato l’inizio della stagione tennistica 2025: la squalifica di Jannik Sinner. Il tennista argentino, attualmente tra i volti emergenti del circuito, ha avuto modo di allenarsi in passato con il numero uno del mondo, e non ha nascosto il proprio stupore per quanto accaduto.Mi ci sono allenato diverse volte, è un ragazzo super professionale. La squalifica? Forse solo loro sanno davvero cos’è successo – ha dichiarato a Clay il tennista argentino, lasciando intendere che nel circuito regna ancora una certa ambiguità su quanto accaduto realmente.

Pur mantenendo toni pacati, Ugo Carabelli ha lasciato trasparire quella sottile diffidenza che molti suoi colleghi sembrano nutrire dopo il patteggiamento tra Sinner e la WADA, conclusosi con tre mesi di squalifica. Nessuna accusa, ma neppure un’assoluzione totale, segno che il caso ha lasciato uno strascico anche tra i giocatori: “Ho visto che un sacco di tennisti hanno attaccato Sinner, soprattutto Kyrgios. È stato molto coinvolto da questa questione e sembra piuttosto arrabbiato”.