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ESCLUSIVA SI Inter e Napoli sui gioielli dell’Udinese. Carnevale: “Mi rivedo in Lucca, Bijol vale le big”

L’ex grande attaccante Andrea Carnevale, oggi responsabile scouting dell’Udinese, è intervenuto in esclusiva a Sportitalia per parlare della lotta Scudetto ed anche di alcuni gioielli dei friulani che potrebbero essere protagonisti del prossimo mercato.

Che ne pensa di Raspadori, protagonista anche in Nazionale?
“Anche giocando poco è stato quello che è risaltato di più. E’ risaltato anche nel Napoli, dato che ad essere sincero quando Conte ha messo Raspadori ho visto un attacco diverso. Nell’Italia con il suo ingresso il reparto è stato rivitalizzato che inizialmente era sterile contro la Germania”.

Con un Raspadori così il Napoli ha più speranza di rimanere in lotta per lo Scudetto?
“Assolutamente, ne sono convinto. Mi piace dire che il Napoli insieme all’Inter può essere la squadra da battere, questo nonostante la forza della rosa nerazzurra sia superiore”.

Come vede il percorso fatto dagli azzurri?
“Il Napoli sta facendo un ottimo campionato. Ha avuto qualche problema fisico nei giocatori determinanti, uno di questi è Anguissa, che è stato fra i migliori. Oltre a Neres, che è un giocatore molto, molto forte e molto incisivo. Considerando anche lo stop di Olivera cominciano ad essere fattori importanti da considerare. Nonostante ciò il Napoli è ancora lì a 3 punti, con il vantaggio delle coppe che l’Inter farà. Qualche spiraglio di aggancio lo vedo eccome”.

Andrea Carnevale

La certezza per il rush finale è Conte?
“Penso che il Napoli non sia stato fatto per vincere lo Scudetto, però a fine marzo è a -3 ed un grande merito va dato all’allenatore. L’Inter ha anche una panchina straordinaria, tutti nazionali. Anche il Napoli ha dei valori in panchina, ma non quanto i nerazzurri. Conoscendo Antonio penso che sia una che farà di tutto per vincere. Si lamenta anche meno del passato ed è uno dei migliori a livello internazionale”.

Sulla strada dell’Inter c’è l’Udinese. Inzaghi avrà assenti giocatori come Dumfries, Bastoni e Lautaro.
“Due assenze non da poco. C’è da dire che dopo la sosta l’Inter ha sempre vinto, dunque dico all’Udinese che non dobbiamo aspettarci un’Inter stanca per gli impegni internazionali. I campioni anche quando non sono al massimo ti fanno gol. Sulla carta l’Inter dovrebbe vincere, ma le partite vanno sempre giocate e basta vedere Napoli-Udinese, dove sembravamo noi il Napoli. Runjaic sta dando grande continuità con il suo lavoro. C’è una difesa fortissima, così come dei giocatori importanti fra centrocampo e attacco, un’identità ed una squadra consolidata. E Lucca…”.

Cosa ne pensa di Lucca?
“Lucca è da temere. Gli parlo spesso, mi rivedo ogni tanto in lui. Lo volevamo prendere in Serie C, qualcuno è stato più lesto. Ma poi gli abbiamo dato grande fiducia nel riprenderlo. Come avevamo fatto con De Paul, che era stato preso dal Valencia a tanti soldi per poi tornare in Argentina. Poi però è diventato Campione del Mondo. Lucca ha fatto lo stesso percorso: chi avrebbe creduto in questo impatto? Noi lo abbiamo fatto. Lui sente questa stima che abbiamo.

Che consiglio gli dà, visto che si parla delle grandi squadre su di lui?
“Di essere più cattivo, determinato e determinante in area, che è casa sua. Il treno passa una volta sola. E aggiungo: quando incontri squadre come l’Inter non è mai facile se te la vedi con gente come Acerbi, Bisseck, e gli altri, ma dovrà essere caparbio. Se vuoi andare in una grande squadra devi far gol alle grandi squadre. Insomma, già da domenica dovrà far vedere di essere un giocatore da Inter, senza guardare in faccia nessuno o essere timido o riverente nei confronti dei grandi campioni. Dico Inter, ma parlo delle big che possono essere Napoli, Juventus Barcellona, eccetera. Si deve guadagnare una nuova convocazione in Nazionale e far vedere di essere da quel livello”.

Come lei?
“Sì, ricordo quando feci incazzare Zenga. Gli feci gol in un Inter-Udinese e lui mi disse: “We, pirla, non venire ad esultare qua”. E io: “Adesso te ne faccio un altro”. Io e lui abbiamo un rapporto speciale, infatti quando ci siamo poi visti in Nazionale ci siamo abbracciati, dato che poi ci siamo presi una squalifica ad entrambi (ride, n.d.r.)”.

In quella grande difesa dell’Inter ci vedrebbe bene Bijol?
“Premetto che spero che possa rimanere all’Udinese per tanti anni. Ma per rispondere alla tua domanda, dico di sì. Può giocare in qualsiasi difesa delle prime squadre d’Italia. Il livello raggiunto oggi è quello, fra le prime 3-4 d’Italia. Non è stata una scommessa da parte dell’Udinese, dato che lo conoscevo che giocava a centrocampo e me lo ero immaginato difensore centrale, dove aveva giocato. E dissi che poteva diventare un grande centrale. Il calcio italiano poi lo ha migliorato tantissimo”.

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