Emergenza Verstappen, la Red Bull ora trema (Screen Youtube Sky) - Sportitalia.it
La Red Bull si trova ad affrontare l’emergenza Verstappen: riunione immediata per risolvere il grave problema
Il quarto posto non deve trarre in inganno. In casa Red Bull sanno bene che la situazione è peggiore di quanto Max Verstappen sta facendo vedere all’esterno.
A dimostrarlo ci sono le prestazioni di Lawson, finito fuori zona punti anche in Cina. Quattordicesimo al traguardo, dodicesimo nella classifica ufficiale per la squalifica di Leclerc e Hamilton per irregolarità nei controlli post gara. Il pilota neozelandese rischia già il posto, con Tsunoda pronto a sostituirlo, ma è chiaro che non è soltanto colpa del giovane se la Red Bull non va.
Una monoposto che Verstappen riesce a portare anche oltre il limite, come dimostra il podio strappato all’esordio in Australia, ma che comunque non è all’altezza della McLaren e in queste prime gare è sembrata essere dietro anche a Mercedes e Ferrari. Ecco perché all’interno del box della scuderia austriaca c’è grande fermento e soprattutto grande allarme per una stagione che potrebbe rappresentare un vero fallimento. Così dopo la Cina è stata già convocata una riunione d’emergenza con all’ordine del giorno la competitività della vettura.
A parlare delle mosse che la Red Bull ha intenzione di preparare per rilanciare la propria monoposto è Helmut Marko ai microfoni di Sky Deutschland.
Il manager non ha nascosto le preoccupazioni per il rendimento della vettura affidata a Verstappen: “In settimana avremo una riunione a Milton Keynes per discutere quando e come potremo colmare il gap. Fino ad allora, dobbiamo fare più punti possibile“. Marko conferma che in casa Red Bull c’è preoccupazione, ma nessuna intenzione di arrendersi: “Non stiamo gettando la spugna“.
Verstappen, dunque, è chiamato a tenere duro fin quando il team non riuscirà a trovare la strada per riprendere la McLaren e dare poi l’assalto al mondiale, sperando che sia ancora possibile. Tornando poi alla gara in Cina, Marko spiega che forse l’olandese ha avuto troppa paura per il consumo delle gomme: “Nel secondo stint con la dura eravamo veloci come le McLaren. La gara l’abbiamo persa con la media nel primo stint. Forse Verstappen pensava ancora che la gomma media fosse piuttosto vulnerabile come nella gara sprint ed è stato troppo cauto per questo motivo“.
Questo però è proprio il momento della gestione per la Red Bull che cerca la strada per migliorare la vettura e dare a Verstappen una macchina in grado di lottare per il titolo.
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