Igor Tudor è diventato ieri pomeriggio il nuovo allenatore della Juventus e in serata è arrivato (anzi, tornato) alla Continassa. Dopo l’esperienza da vice di Andrea Pirlo nella stagione 2020/21, l’ex giocatore bianconera torna a Torino da “capo allenatore” per guidare a Juventus da qui e per le prossime nove giornate al fine di terminare il campionato possibilmente al quarto posto. E, successivamente, anche al Mondiale per Club in programma negli Stati Uniti tra giugno e luglio. Un incarico arrivato dopo l’esonero di Thiago Motta, colpevole di aver deluso a livello di risultato, e aver perso il polso dello spogliatoio e forse anche aver incrinato in maniera irrimediabile i rapporti con il CFO Cristiano Giuntoli.

Ma che Juventus sarà quella di Igor Tudor?
Il 18 marzo 2024 ovvero poco più di un anno fa, Tudor veniva nominato nuovo allenatore della Lazio. In quella che sembrava essere una destinazione definitiva, il croato ha invece poi fatto appena due mesi e mezzo finendo per dimettersi dopo le valutazioni fatte sul mercato con la dirigenza biancoceleste. Allora, con la Lazio decima, riuscì a risalire fino al 7° posto che è poi valso l’ingresso all’Europa League, di cui quest’anno la squadra di Baroni è grande protagonista. Per farlo, l’ex allenatore dell’Olympique Marsiglia ha portato subito la sua idea di calcio. difesa a tre, gioco uomo su uomo, e mentalità offensiva. 3-5-2 o 3-4-2-1, come peraltro fece sia all’Hellas Verona e in Francia. Questo il suo credo. Ma c’è da capire se la rosa ella Juventus gli permetterà questo cambio radicale immediatamente, dovrà andare per gradi oppure dovrà assestarsi sul 4-2-3-1.
Tra rinnovo e candidature forti
Quello che è piuttosto chiaro è che se Tudor vorrà finalmente trovare alla Juventus una stabilità che finora non ha ancora avuto nella sua carriera in panchina, dovrà innanzitutto portare i risultati: primo e unico il 4° posto. Poi si vedrà la reazione dello spogliatoio al suo ingresso alla guida del gruppo. La sensazione è che il suo arrivo sia una pezza per questo finale e che ci vorrà una grandissima dimostrazione di forza per pensare di farsi confermare. Il suo approdo sulla panchina della Vecchia Signora, peraltro, non fa altro che accendere le luci sulla possibilità che il prossimo allenatore possa essere uno “da difesa tre”. Insomma, si vedrà. Intanto oggi ci sarà il primo allenamento, il primo contatto con la squadra. Si riparte insieme, coi Nazionali che torneranno alla spicciolata alla Continassa nelle prossime ore.