Thiago Motta, è finita. Juve: subito Tudor, poi il sogno Conte
Thiago Motta ha le ore contate. Dovrebbe essere sollevato dall’incarico al suo rientro alla Continassa, così da non riprendere neanche gli allenamenti che sono programmati da domani verso il prossimo match con il Genoa. Cristiano Giuntoli è intenzionato a giocarsi il jolly subito, profondamente preoccupato dai segnali di resa che ha dato la Juventus nelle ultime uscite contro Atalanta e Fiorentina, così da compromettere la qualificazione alla prossima Champions League. La scelta del cambio immediato potrebbe maturare per due ragioni sostanziali: la prima, è dettata dalla rigidità che ha continuato a mostrare l’allenatore nei confronti avuti con la dirigenza negli ultimi giorni; la seconda, è relativa al calendario complesso che richiede delle garanzie immediate e non concede degli altri passaggi a vuoto.
La scelta del cambio immediato è condivisa. Se avviene – come pare – è perché la proprietà ha dato l’ok per creare anche uno sbilanciamento sui conti del trimestre: l’esonero di Motta prevede costi per quasi 20 milioni tra stipendi dovuti al tecnico (che ha un contratto fino al 2027) e agli uomini del suo staff. Senza considerare il contratto della nuova guida tecnica che è stata individuata in Igor Tudor, uomo di garanzia per motivazioni e juventinità. Il croato ha accettato una missione a breve termine: fino alla fine del campionato, probabilmente senza la certezza di poter guidare la squadra al Mondiale per Club. La società, infatti, farà una scelta più ponderata per il futuro e non è un segreto che la prima scelta sia Antonio Conte, attualmente alla guida del Napoli e totalmente concentrato nella corsa scudetto.
Giuntoli fa piazza pulita: tre nomi per tenersi la Juve (Screen Youtube Dazn) – Sportitalia.it
La priorità massima in questo momento è sul presente, sulla necessità di centrare il quarto posto per assicurarsi l’accesso alla prossima Champions League. Senza l’obiettivo principale, per il club sarebbe un danno economico da cento milioni e oltre: insostenibile, in una fase di ricostruzione come quello che sta vivendo al suo interno la Juve. Che deve assolutamente dare una sterzata netta al finale del suo campionato con un cambio di marcia immediato: dal Genoa alla Roma e in tutti gli impegni a seguire, considerato che i bianconeri si ritrovano a un punto dal quarto posto e solo a +3 dall’ultima posizione utile per accedere alle coppe europee. Decisive le trasferte contro Lazio e Bologna, con le quali la Juve è in bagarre per il quarto posto. Ma determinante sopratutto un cambio netto dell’atteggiamento.