Diego Simeone, allenatore Atletico Madrid (LaPresse) - sportitalia.it
Professione: allenatore Atletico Madrid. Una vocazione, più che altro, se la tua fame di vittorie è alta come quella di Diego Simeone. Se ti trovi a guidare una squadra che sistematicamente per sognare deve vedersela con due colossi come Real Madrid e Barcellona, sai che dovrai soffrire. Anche in questa annata i tifosi dei Colchoneros sono stati fino a qualche settimana fa a sognare grandi imprese, ma nel giro di pochi giorni sono arrivate delle mazzate non da poco nelle ambizioni del club.
Prima una delle eliminazioni più cocenti della storia della squadra in Champions League, proprio nel derby contro il Real Madrid. Julian Alvarez segna il rigore, il Var, quasi nel silenzio e nell’indifferenza generale di un ambiente che non stava capendo cosa stesse succedendo, annulla per un presunto, discutibilissimo doppio tocco.
L’allenatore dell’Atletico ha spiegato: “Cosa provo? Di solito avrei detto che vorrei Barcellona, ma questa volta la situazione giustifica l’espressione dei miei sentimenti di rabbia, furia e ingiustizia. Ma da dove mi trovo, ho solo il potere di lavorare e mantenere la squadra competitiva. Comprendendo la nostra gente, i sentimenti di tutti sono pieni di rabbia, ira e ingiustizia”.
Ecco, a proposito del Barcellona: dopo pochi giorni l’Atletico ed il suo allenatore si sono trovati rimontati da 2-0 a 2-4 in 20 minuti sotto i colpi dei blaugrana, per quella che è sembrata quasi una resa di fronte alla potenza dell’avversario, che quando decide di sgasare affonda come nel burro. Certo, la distanza dalla vetta occupata dai cugini del Real dista solo 4 punti e tutto è ancora in discussione. Poi c’è ancora la Coppa del Re, con il ritorno in programma proprio contro il Barcellona dopo l’incredibile 4-4 dell’andata.
Il giornalista Antonio Jesús Merchán a Marca ha detto: “Il cholismo sta iniziando a finire. Giochiamo sempre allo stesso gioco, allo stesso modo per tutta la vita, e passiamo 90 minuti bloccati dietro, appesi alla traversa. Quando la fortuna è dalla tua parte, pareggi o vinci, ma quando non lo è, queste cose succedono. Non sappiamo come giocare grandi partite”. Insomma, anche in Patria c’è chi comincia a discutere l’operato del condottiero che oggi è allenatore dell’Atletico Madrid.
L’ex tennista Rafa Nadal ha rilasciato una intervista a Movistar Plus+, nel corso della quale ha parlato anche del rigore annullato a Julian Alvarez nell’Euroderby: “Per me è stato il massimo della sfortuna, credo che abbia toccato due volte” – le sue parole riportate da Marca – “. Sembra che sia stato dimostrato. Da tifoso del Real Madrid, ho festeggiato la vittoria, ma mi sono sentito davvero male, soprattutto per Julián, che, oltre a essere un grande giocatore, sembra una persona molto perbene a cui auguro il meglio, ma lo sport ha il suo lato crudele”. Il lato crudele dello sport è il concetto giusto per descrivere come oggi l’allenatore dell’Atletico Madrid si possa sentire.
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