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Batosta terribile per Alcaraz, il problema c’è ancora

Continua il periodo no per il tennista spagnolo Carlos Alcaraz, reduce dalla sconfitta sul cemento dell’Indian Wells.

Il cammino di Alcaraz, madrileno classe 2003, nel Masters 1000 si è fermato alle semi finali con la sconfitta subita dal britannico Jack Draper. Quest’ultimo si è imposto per due set a uno (6-1, 0-6, 6-4) per un match durato un’ora e quarantacinque minuti. Una vittoria che ha permesso a Draper di accedere alla finale con Rune, vinta abilmente con un doppio 6-2 in una partita durata poco più di un’ora di gioco.

Nonostante la squalifica di Jannik Sinner, numero uno del ranking ATP, Carlos Alcaraz non riesce ad imporsi nei tornei giocati. Sprecate le occasioni per accorciare in classifica sull’italiano, il ventunenne è stabile in terza posizione alle spalle anche del tedesco Alexander Zverev. Le possibilità di ottenere la prima posizione sono diminuite drasticamente, lo spagnolo è obbligato a vincere i Masters 1000 di Miami, Montecarlo e Madrid, oltre ad arrivare almeno in finale all’ATP 500 di Barcellona. Una serie continua di vittorie che per l’Alcaraz di oggi sembra essere improbabile, visti i problemi di continuità e di rendimento.

Alcaraz, continuano i problemi

Il rendimento di Carlos Alcaraz non è passato inosservato. Le prestazioni del giovane tennista spagnolo sono lontane dai suoi giorni migliori e l’eliminazione subita da Draper sul cemento al Masters 1000 dell’Indian Wells sono solo il culmine di un lungo periodo no per il madrileno. Il momento negativo del classe 2003 è stato affrontato da Guido Monaco, giornalista di Eurosport.

Alcaraz
Alcaraz discontinuo – Screen You Tube Australian Open TV – sportitalia.it

Il pensiero del commentatore di tennis rilasciato ai microfoni del canale YouTube di OA Sport:

È chiaro che chiunque ami il tennis e conosca mediamente il tennis non può non esaltarsi per alcune giocate o per momenti delle partite di Alcaraz, al tempo stesso sono stato uno di quelli che ha sottolineato fin da subito anche le sue lacune, ed ultimamente non ci sono andato giù per niente leggero. Poi arriva Indian Wells, dove è a casa, e sembra aver ritrovato una buona vena. In realtà gioca due set veramente incomprensibili, sinceramente, perché poi il 6-4 finale inganna. Dobbiamo anche capire che questi ragazzi, per quanto fenomenali, sono delle dei tennisti, dei giocatori, degli atleti come tutti gli altri, quindi hanno i loro momenti di incertezze, i loro momenti di dubbio, chi più chi meno, ovviamente, e anche chi li fa vedere di più e chi li fa vedere di meno. Mi veniva spesso in mente questa cosa: ci sono giocatori che sono delle maschere, e ci sono dei giocatori e delle giocatrici, tipo Sabalenka, in cui le leggi in faccia qualsiasi tipo di disagio, qualsiasi tipo di momento difficile, e quindi a volte ti sembra che sia più facile capire certi giocatori che non altri. Sta di fatto che Alcaraz, come sospettavo prima di questo torneo, non ha risolto assolutamente i suoi problemi di continuità”.

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