Il tennis ha vissuto settimane particolari, con Jannik Sinner lontano dai campi per una breve sospensione concordata con la WADA.
La vicenda, legata a una positività al clostebol per contaminazione accidentale durante trattamenti fisioterapici, si è risolta con uno stop fino al 4 maggio, che lo stesso Sinner ha accettato per chiudere la questione senza trascinarla nei tribunali dello sport. Nonostante il clamore iniziale, la sensazione è che il campione altoatesino tornerà più motivato che mai, pronto a riprendersi il posto che il ranking gli ha già assegnato. Nel frattempo, la grande domanda era una: chi avrebbe approfittato dell’assenza del numero uno al mondo? Le risposte, però, sono state ben diverse da quelle attese.

Carlos Alcaraz, dopo il successo a Rotterdam, sembrava pronto a prendersi la scena, ma a Indian Wells non ha brillato e ha perso terreno nella corsa verso Torino. Zverev, da par suo, non ha mai dato la sensazione di voler o poter cambiare passo. A sorprendere tutti è stato Jack Draper, amico di lunga data di Sinner, che proprio a Indian Wells ha colto il successo più importante della carriera, battendo Holger Rune in finale. Una vittoria inaspettata che ha scosso le gerarchie del circuito e che forse, chissà, Sinner ha accolto con un sorriso. Mentre il tennis cercava un nuovo protagonista, è stato un volto amico a prendersi la scena.
Squalifica Sinner, Gilbert: “Senza Jannik più possibilità”
Se c’è una cosa su cui molti nel mondo del tennis sembrano concordare, è che Jannik Sinner avrebbe probabilmente vinto Indian Wells senza troppi patemi. Lo ha detto chiaramente anche Brad Gilbert, ex n.4 del mondo e voce autorevole del circuito, che sulle pagine di Tennis World ha sottolineato come la finale tra Holger Rune e Jack Draper sia stata figlia dell’assenza dell’azzurro, che con la forma mostrata negli ultimi 18 mesi, sarebbe arrivato in fondo senza grossi ostacoli. E in effetti, guardando i risultati del torneo, la sensazione è proprio quella: né Alcaraz né Zverev hanno approfittato della situazione, lasciando campo libero a due giocatori che, con Sinner presente, avrebbero probabilmente lottato al massimo per una semifinale.

Quando manca un big, c’è sempre qualcuno pronto a sfruttare l’occasione e stavolta è stato Jack Draper a beneficiarne, vincendo il primo titolo importante della carriera e scalando la classifica in modo clamoroso: oggi è numero 6 del mondo con 3780 punti, a un soffio da Novak Djokovic fermo a 3870. Un risultato che testimonia la crescita del britannico, ma che lascia anche l’amaro in bocca pensando a ciò che avrebbe potuto essere con Sinner in campo. Vittoria a mani basse? Forse sì.