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Spalletti alla vigilia di Italia-Germania: “Loro squadra forte. Al posto di Retegui? Per ora nessuno, ma ho due idee…”

Luciano Spalletti a parlato da Coverciano alla vigilia del quarto di finale di andata in Nations League tra Italia e Germania, domani in campo alle 20:45 a San Siro.

Spalletti CT Nazionale

Spalletti ricorda Pizzul.
Con la sua voce riusciva a portare dentro il campo tutti quelli che erano a casa, a fargli vivere la partita in maniera molto più diretta. Sapeva leggere benissimo la partita. Così da casa ci sembrava di avere a che fare con una squadra più forte grazie alla sua voce: era lui a dare volume, era l’attaccante che salta l’uomo dei telecronisti del suo tempo. Quando accelerava con la voce c’era sempre da aspettarsi qualcosa che poteva essere la soluzione per vincere la partita. È stata una perdita di quelle che ricorderemo per tutta la vita“.

Le condizioni di Retegui.
L’abbiamo mandato a casa perché non ce l’avrebbe fatta. Spero recuperi con l’Atalanta per il campionato. Non ha un problema ben definito, ma solo un affaticamento. Per il momento non chiamo nessuno perché voglio vedere come va la prima sfida. È possibile che possa avere bisogno di una prima o una seconda punta in base ai recuperi di Zaccagni e Cambiaso. Se devo chiamare una prima punta chiamerò Piccoli, altrimenti Baldanzi“.

Ci sarà ballottaggio tra Ricci e Rovella?
Sono un po’ diversi, ma entrambi sanno giocare bene a calcio. Sono tutti e due bravi nella gestione e nella regia. Ricci, anche per come è stato impiegato ultimamente, è un po’ più mezzala perché si inserisce di più. Rovella è più un mediano, è più quello che tira una riga e quando vede che la gente vuole andare oltre, gli viene il sangue agli occhi. Diventa tignosissimo. Non vi dirò chi gioca, meglio se aspettiamo l’allenamento di oggi. Ho ancora tanti dubbi, perché ho 23 calciatori e sono tutti forti. Il mio dubbio è su tutti. Al contempo questo mi fa stare tranquillo quando uno non va a casa, perché sono convinto che l’altro mi riuscirà a dare quello che desideriamo. Non dipende solo da come noi la vediamo dal campo, anzi dobbiamo riuscire a entrare negli occhi di chi ci vede da fuori“.

Italia-Germania ha un fascino diverso.
È vero. Per i trascorsi, perché sono due nazionali fortissime, lo sono sempre state, e per la tipologia dei risultati che sono venuti fuori: hanno dato forza al fascino della partita. Sono convinto che sarà una bella gara, che entrambe giocheranno per vincere, a viso aperto. È chiaro che, se non saremo bravi nella gestione di alcune fasi della partita e dovremo rincorrere sempre, sarà molto difficile poterne uscire in maniera positiva. Per cui noi si va a giocare la nostra gara, loro ci metteranno la qualità che hanno: in alcuni momenti saremo costretti a scegliere come starci in questa qualità che esibiranno. E poi noi si vuole vincere: staremo a vedere“.

Cambiaso e Zaccagni saranno disponibili solo per la seconda?
C’è questo rischio“.

Siamo nell’anno delle qualificazioni al Mondiale: c’è tensione? Quale girone si affronterà si deciderà anche da questo doppio confronto con la Germania.
Intanto, la ringrazio per avercelo ricordato, serviva. Noto che sono convinti delle qualità che hanno e del tentativo di metterla in pratica. Mi sembrano ragazzi che riflettono su quello che devono fare: così si cresce. Se lavori in una direzione ripetuta per crescere, stai sicuro che cresci. Sono qualità che vedo nei nostri calciatori: li vedo riflettere, li vedo vogliosi di crescere“.

Come sta Gatti? Può giocare?
Io guardo in proiezione delle due partite e possono giocare tutti. Poi valuteremo giorno per giorno. Può succedere che tra la prima e la seconda faccia scelte differenti. Sono talmente ravvicinate che sarà difficile recuperare tutti. Federico è un calciatore che ha qualità ben precise: è un difensore molto forte con la difesa schierata. Ora sta aggiungendo delle cose dentro il suo bagaglio di qualità, per poter fare anche cose diverse e accompagnare l’azione nella maniera giusta. E non era la sua dote migliore. Noi lo abbiamo richiamato, perché vediamo questa evoluzione e la possibilità di adattarsi a fare cose nuove“.

Spalletti dà la sua opzione sul Ct tedesco Julian Nagelsmann?
È un collega molto forte. Quando vedi le sue squadra, sono facilmente individuabili. Si vede che la squadra si comporta in base alle richieste che fa lui. Di calcio di inizio ne batti uno a partita, nelle sue squadre ne riconosco sette o otto battuti diversamente e ricercati. Così come sul calcio di rinvio variano e si vede. Varia anche nella costruzione: bassa difende e costruisce a quattro; media passa a tre con un centrocampista che entra dentro e spinge i terzini. E in generale gioca un calcio molto offensivo. Assomiglia alle qualità dei giocatori che ha. Lui fa parte del processo di di evoluzione della Germania, partito una decina di anni fa. Prima era una nazionale più muscolare e con forza. Dopo Guardiola, hanno inserito anche qualità tecnica, possesso palla, gioco corto. Ora è una squadra completa e Nagelsmann è un allenatore forte“.

Nella Germania Kai Havertz e Florian Wirtz, giocatori fondamentali. Che squadra si aspetta senza di loro?
Di assenti una nazionale come la Germania non ne ha. Chi sono? Se non gioca uno, gioca un altro, ne ha 4-5 di livello altissimo. Sono tutti calciatori veloci, che saltano l’uomo e fare uno contro uno. A metà campo gli avanzano calciatori fortissimi. Non gli manca nessuno, come a noi non manca nessuno: sarà una squadra piena di grandissima qualità e proporrà il loro gioco, al di là dell’assenza di un paio di elementi che hanno giocato più spesso“.

L’Italia non vince con la Germania da 13 anni: deve restituire qualcosa agli italiani di Germania?
È vero. Abbiamo fatto anche quattro pareggi nelle ultime sei partite, ma abbiamo il dovere di essere quel sogno che tutti gli italiani hanno nel vedere giocare la Nazionale. Cioè vincere le partite ed essere una nazionale forte: noi abbiamo questo dovere qui. Ci dobbiamo portare dietro la nostra storia, nel bene e nel male, conoscere bene quello che vogliono gli italiani vedendo giocare a calcio la nostra nazionale“.

Ha detto che Retegui può recuperare con l’Atalanta.
Qualcosa c’è, però non è una cosa così importante. È una questione di giorni“.

In passato ha detto che a Retegui va portata di più la palla. mentre Kean la porta anche da solo in area. Per queste partite di che tipo di centravanti ha bisogno?
Siccome penso che verrà fuori una partita da sbattimento, da continui ribaltamenti di fronte, Kean in questo sbattimento è più adatto. Retegui lo sa fare, ma è più bravo nell’area di rigore per quello che ho visto io. Kean parte più da lontano. Qualche volte riparte da metà campo e non ha bisogno di nessuno, sbatte su un paio di difensori e riesce ugualmente a concludere in porta“.

Dopo gli Europei si è vista una bella Italia. È sufficiente per ritenere che questa  squadra non più a rischio sbandamento?
Secondo me non siamo a rischio, se non succede qualcosa di particolare. Poi ci sono momenti durante le partite che possono ribaltare totalmente la naturalezza dello scorrimento. Ma, per quello che ho visto io, non siamo a rischio“.

Cambiaso non sembrava avere niente di che, può stringere i denti per domani?
Il fatto che sia venuto, che sia qui e che lavori giornalmente è segno che vuole stare qui. È un calciatore che ama il lavoro che fa. Quando ami profondamente qualcosa poi hai più coraggio: lui vuole bene alla Nazionale, ci vuole stare e ha il coraggio di soffrire anche un po’ pur di portare a casa una prestazione utile per i suoi compagni“.

È possibile che giochi Buongiorno in una Nazionale abbastanza napoletana?
Nelle due partite è possibile. Anzi, quasi sicuramente giocherà Buongiorno nelle due partite“.

Calafiori ha detto che la svolta è stata la gara con la Francia. È simile a questa con la Germania?
Come forza, come qualità che si può prendere da questa partita, come situazioni che ci possono far crescere le somiglianze sono molte. Assomiglia molto a quella partita, ma dipende dallo momento, dal collettivo, dalla squadra avversaria, dal bello di queste sfide così emozionanti“.

Nagelsmann attacca e lascia spazi. Questa maniera di giocare può portare a dosare un po’ di più fase offensiva e difensiva?
È sempre così nel calcio. Se aspiri a qualcosa di importante c’è bisogno sempre di una disponibilità incondizionata a dover soffrire un pochettino. Ci saranno momenti in cui comanderanno la partita e non dobbiamo lasciarli giocare in campo aperto. Con la loro velocità, potrebbe essere un problema. Una delle qualità più importanti del calcio è scegliere come comportarsi in alcuni momenti. Saper scegliere i momenti in cui si va tutti addosso all’avversario facendo uomo contro uomo a tutto campo, e quelli in cui si concede un po’ di più la palla perché non siamo equilibrati. Rientrando in modo cattivo fino a essere tutti sotto palla. Poi c’è il momento che bisogna valutare se si può ripartire. Non è sempre in un modo e sempre in un altro: bisogna cambiarlo, sennò loro continuano a dire che giochiamo all’italiana. Ci saranno momenti diversi, bisogna essere sempre legati in quello che si fa“.

Kean è migliorato anche a livello personale?
Sì, molto. Ho avuto la possibilità di confrontarmi, non solo sul calcio, al telefono e quando sono andato a vedere la Fiorentina. L’ho conosciuto meglio, è diverso dal messaggio che manda: è un ragazzo sensibile e tiene molto alla sua professione e ai suoi compagni. È perfettamente dentro quella qualità morale di squadra che vogliamo andare a creare“.

Non aver convocato un sostituto di Retegui dipende anche dall’avere centrocampisti come Frattesi e Barella?
È una considerazione corretta e io ci aggiungerei anche Casadei. Dobbiamo fare le cose più logiche possibile e un po’ di equilibrio bisogna sempre averlo. Se metti un centrocampista ti dà una mano in più o metti uno come Raspadori o Maldini hai più possibilità di fare gol. Magari Raspadori ti aiuta ugualmente a fare la fase difensiva, perché ora sta benissimo e ha tutto“.

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