Inter, al rientro sarà emergenza. (Ansa Foto) Sportitalia.it
Yann Sommer, portiere dell’Inter, ha parlato ai microfoni di Blick. Di seguito un estratto dell’intervista: “Non mi annoio mai perché sono molto coinvolto nel gioco. Sono sempre in allerta perché tocco spesso il pallone con i piedi. Per fare questo bisogna restare concentrati mentalmente, è impegnativo”, le sue parole.
“I record in Champions? Sinceramente non do troppo peso alle statistiche, ma sicuramente sono numeri importanti e gratificanti. Questo significa che la squadra sta facendo un ottimo lavoro difensivo, anche se quest’anno non siamo stati perfetti come la scorsa stagione”.
“Penso che questa sia la versione migliore di Sommer di sempre, a 36 anni. Ho accumulato esperienza e beneficiato di anni di lavoro sia sul fisico che sulla mente. Ho avuto grandi periodi di forma anche in passato, ma non giocavo in squadre che lottavano per i titoli. Inzaghi? Durante le partite è incredibile perché vive tutto con intensità e quasi vorrebbe scendere in campo. Dubito che sia mai rimasto nella sua area tecnica. In allenamento, invece, è molto tranquillo e preciso”.
“Sono molto contento della mia decisione e della mia situazione attuale. Naturalmente, queste voci mi rendono anche felice perché dimostrano che ho fatto un buon lavoro negli ultimi dieci anni. Se qualcuno annuncia il suo ritiro e continua a giocare ai massimi livelli, è chiaro che rimarrà una questione. Pensi tra te e te: ‘Sommer potrebbe ancora dire la sua in Nazionale’. Potrei farlo, ma nonostante ciò, farmi da parte è stata ed è la cosa giusta da fare”.
Le conseguenze della scelta? Sommer le spiega così: “L’energia che ho ora per l’Inter, prima dovevo sempre dividerla con la Svizzera. Ora vedo quanto siano preziosi questi giorni di riposo per prendermi una pausa, avere tempo per la famiglia e assolvere al mio ruolo di padre e marito”.
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