Dalla velocità delle monoposto al paraciclismo, Alex Zanardi ha dimostrato che la determinazione può superare qualsiasi ostacolo.
Dopo il terribile incidente del 2001 al Lausitzring, che gli costò entrambe le gambe, si è reinventato, diventando un’icona dello sport paralimpico. Nel 2020, però, un nuovo drammatico incidente in handbike lo ha costretto a una lunga riabilitazione, da cui continua a lottare con la sua solita forza. Oltre ai successi sportivi, Zanardi è diventato un punto di riferimento per chiunque affronti una disabilità. La sua storia ha ispirato atleti paralimpici di ogni disciplina, dimostrando che il talento e la passione non hanno limiti fisici. Il suo esempio ha spinto molti a intraprendere percorsi sportivi, trovando nello sport una nuova dimensione di vita e indipendenza.

Il suo impegno, però, va oltre le gare. Nel 2017, ha fondato Obiettivo3, un progetto nato per avvicinare le persone con disabilità allo sport, offrendo loro attrezzature, supporto tecnico e motivazione. L’iniziativa ha già portato diversi atleti a competere a livello nazionale e internazionale, confermando la visione di Zanardi: lo sport come strumento di rinascita e integrazione. Oggi, il suo spirito battagliero continua a essere fonte d’ispirazione, dimostrando che il vero traguardo non è solo vincere, ma sapersi rialzare sempre: ne sa qualcosa Fabio Radrizzani.
Strade Bianche, Obiettivo 3 protagonista
Qualche settimana fa era stato annunciato il connubio tra Cetilar e Obiettivo3, certi entrambi di dare vita a nuove emozioni per tutti gli atleti che gareggiano sotto l’egida di Zanardi. Così è stato, perché alla Gran Fondo Strade Bianche è stato Fabio Radrizzani a prendersi il palcoscenico grazie a una prestazione eccezionale a bordo della sua bici. 140 chilometri di percorso molto impegnativo che peraltro prevede anche 40 km di sterrato (che sono le vere strade bianche), in cui l’atleta si è dimostrato capace di un’impresa difficilissima.

Sono servite 4 ore e 34 minuti a Radrizzani per completare la Gran Fondo, il cui intento era chiaramente quello di scaldare i motori in vista della Dolomiti Hero, che si terrà a giugno di quest’anno. In un post su Instagram, l’associazione Obiettivo3 ha elogiato le prestazioni del ragazzo, che per la prima volta si trovava a correre su questo circuito decisamente arduo: “La nostra prima volta alla Gran Fondo Strade Bianche non ha tradito le aspettative, regalandoci un weekend memorabile. Il gruppo di ciclisti sostenuto da Obiettivo3 si è superato, portando sempre più in alto la bandiera dello sport nella disabilità. E anche chi era all’inizio del suo percorso stagionale può dirsi estremamente soddisfatto. Come Fabio Radrizzani, che ha chiuso il percorso lungo in 4 ore e 34 minuti. Un ottimo test per continuare la preparazione verso l’impresa che lo aspetta dalla Dolomiti Hero!“