Nonostante siano passati anni, Schumacher continua ad essere un punto di riferimento per tutti i piloti delle successive generazioni
Michael Schumacher è stato uno dei piloti di Formula 1 più iconici e titolari di sempre, secondo alcuni anche ile più forte di sempre. Insomma non ci sono dubbi sulle sue clamorose qualità che lo hanno portato a vincere sette campionati del mondo, cinque consecutivi dal 2000 al 2004.
Nel 1991 iniziò il suo viaggio nella Formula 1 alla Jordan, per poi passare alla Benetton fino al 1995. Nel 1996 avviene il suo passaggio alla Ferrari dove passò anni da record fino al 2006, ottenendo come detto cinque titoli iridati di fila. Chiuse la sua carriera alla Mercedes per il biennio 2010-2012, una volta tornato a correre.
Schumacher, il ricordo è commovente
Sebastian Vettel ha menzionato proprio Michael Schumacher, introducendo così l’intervista a Wide World of Sports sull’approdo di Lewis Hamilton in Ferrari: “Sono cresciuto guardando Michael Schumacher, era il mio eroe. Per gran parte della sua carriera ha corso con la tuta rossa e, per questo motivo, arrivare in Ferrari per me è stato qualcosa di molto particolare e diverso da qualsiasi altra esperienza.”

Da tedesco qual è, non poteva che essere diversamente. Essendo anche lui ex Ferrari, è stata d’obbligo la domanda su cosa potesse significare per Hamilton guidare la monoposto rossa più iconica di tutte: “Non sono sicuro che Lewis avesse lo stesso sogno fin da bambino, ma credo che per chiunque sia speciale salire su una Ferrari. È qualcosa che porta con sé un fascino unico, indipendentemente dal percorso che hai avuto nella tua carriera.”
Insomma, il discorso di Vettel è molto chiaro: la Ferrari resta un punto di arrivo per moltissimi piloti, ma dubita che effettivamente Hamilton vivesse questo sogno sin da bambino come in realtà ha vissuto il tedesco, che niente avrebbe avrebbe desiderato di più di vestirsi di rosso.