Promessa mantenuta, Valentino Rossi senza parole: emozione pura

Realizzato il desiderio espresso da Max: “Lo aspettiamo qui, dove si è sempre fatto il tifo per lui”

Tanti di noi siamo cresciuti insieme a Valentino Rossi. Distanti, certo, ma così vicini per età e voglia di conquistare il mondo. Impresa che a lui è riuscita nove volte. Ma il ‘Dottore’ è stato molto di più, un modello per due se non tre generazioni.

Un motore trainante di un intero movimento: Rossi per la MotoGP come Alberto Tomba per lo sci, come Maradona e poi Messi per il calcio. Come oggi Sinner per il tennis.

Valentino Rossi a Che Tempo che Fa
Promessa mantenuta, Valentino Rossi senza parole: emozione pura (Screen Youtube Rai) – Sportitalia.it

Un Mito senza darsi arie da star, Valentino sembra l’amico della porta accanto, quello con cui esci a cena a prendere pizza e birra parlando di calcio e di donne. Lui è un esperto soprattutto di donne, ne ha avute tante e tutte straordinariamente belle.

Poi, con l’avanzare dell’età (46 anni lo scorso 16 febbraio, ma nell’animo è ancora un ragazzino), ha – come si suol dire – messo la testa a posto. Compagnia e due figlie, l’ultima nata lo scorso gennaio. Si è ritirato dalle corse a due ruote, ma ha proseguito con le quattro dopo aver accarezzato il sogno Formula 1.

Quest’anno corre con l’hypercar, nel Mondiale WEC, per il secondo anno di seguito, tra un salto ai box della sua VR46 Racing e qualche corsa in motocross. Insomma, per lui vale il motto ‘Chi si è ferma, è perduto’.

Murales di Valentino Rossi sulle mura del carcere di Trieste: promessa mantenuta

Il volto di Valentino Rossi e il suo marchio, il numero 46 che lo segue praticamente da sempre, lo troviamo un po’ ovunque. Da qualche giorno anche sulle mura del carcere di Trieste.

Come racconta ‘Friulioggi.it’, Claudio Daker Bauli ha mantenuto fede a una promessa fatta a Max, un ex detenuto del carcere triestino. In una delle tante chiacchierate, Max chiese all’artista goriziano di riprodurne su uno dei muri ancora non divenuti opere d’arte, l’immagine di copertina – raffigurante Valentino Rossi – di un libro che teneva gelosamente stretto tra le mani.

Murales Valentino Rossi
Murales di Valentino Rossi sulle mura del carcere di Trieste: promessa mantenuta (Foto Friulioggi.it) – Sportitalia.it

Max lavorava all’interno della biblioteca del carcere ed è un grande tifoso del ‘Dottore’, uno dei tantissimi che affollano le sempre più sovraffollate prigioni italiane, e la sua richiesta era dovuta al fatto che da lì a poco sarebbe stato trasferito in un altro carcere, precisamente in quello di Vicenza per finire di scontare la sua pena. 

“Sarebbe bello e gratificante far sì che questo murales possa arrivare a Valentino Rossi – le parole di Claudio Daker Bauli, che nel carcere di Trieste insegnante manutenzione e decorazione di esterni – Lui è molto sensibile e attento alle problematiche sociali, e questo potrebbe essere anche un valido pretesto per farsi che possa un giorno venire a fare visita ai detenuti, che non hanno mai perso occasione di fare il tifo per lui”.

Change privacy settings
×